Vincenzo De Luca continua a dire di essere tranquillo e impegnato già nella costruzione delle liste, e questo è vero visto il gran lavoro che stanno facendo i suoi riferimenti su tutti i territori nel ricercare talenti, talentini e portatori di voti.
Ostenta sicurezza il presidente che è “a lavoro senza nessun dubbio, sto lavorando a mettere in piedi le liste d'intesa con il segretario Nicola Zingaretti . In Campania andiamo avanti con grande tranquillità, al di là del clima di chiacchiericcio e senza perderci nella politica politicante"
Nonostante siano settimane di bufera, e per il governatore uscente non solo climatica, De Luca continua a mostrare tranquillità sulla sua candidatura e va dritto per la sua strada. Eppure tra l’accordo che è nato con il placet del Pd nazionale per candidare Sandro Ruotolo alle suppletive che ha visto saldarsi l’alleanza tra DeMa e i democratici e che ha portato fuori dall’isolamento il nemico giurato di De Luca, de Magistris; il Movimento 5 Stelle che continua a ripetere in tutte le lingue che mai potrà appoggiare il governatore e con le Sardine che hanno espresso la loro difficoltà ad essere accomunate al presidente che per i nuovi attivisti quello delle “fritture di pesce”, la strada dell’ex sindaco sceriffo è come sempre in salita.
Agli attacchi quotidiani e alle perplessità che sorgono nel nuovo campo largo del centrosinistra sul nome di Vincenzo De Luca, si sono aggiunte le dichiarazione del figlio deputato Piero, eletto nel listino bloccato con il Pd nel collegio di Caserta. Dichiarazioni con le quali De Luca junior sponsorizza la candidatura del padre e assicura che il partito annuncerà l’ufficialità già il 20 febbraio dalla direzione regionale del Pd convocata dal segretario dei dem campani Leo Annunziata a soli 3 giorni dalle suppletive del senato.
I nostri sono i tempi dell’inversione, in una società dove le nuove generazioni devono badare alle vecchie, dove i giovani reggono gli anziani, dove i figli pagano le pensioni dei padri.
Dunque un endorsement di figlio in padre, che inverte il tipico agire del familismo italico. Un tentativo, quello di Piero De Luca di far uscire il Partito Democratico, nazionale e locale, dall’ambiguità di queste settimane. Parole però, quelle di De Luca junior che hanno fatto storcere il naso e creato imbarazzi a molti dirigenti dem da Roma a Napoli passando per Salerno, Avellino, Caserta e Benevento.
Ora una questione è chiara: i De Luca sono in campo e in Campania, tra segretari di partito, liste già pronte e rappresentanze istituzionali, hanno tessuto una rete che difficilmente si farà sciogliere dalle Sardine o dai grillini.
In un momento nel quale De Luca senior va in giro per la ragione Campania indicando l’importanza di creare lavoro per i giovani perché solo sistemando i figli si tranquillizzano i padri, assistere ad un gesto di un figlio che si batte per il padre è commovente.
Si prevedono ancora giorni freddi in Campania, tra nevicate, venti e temporali. A riscaldare l’ambiente ci penserà il Pd e il centrosinistra con le sue liti, i suoi scontri e le sue polemiche interne. In un momento in cui il mantra politico è quello di riconnettersi con la realtà e con i cittadini, questo campo “politico” riesce solo a guardarsi dentro dimenticandosi che fuori c’è un mondo che è stanco delle litanie e delle barzellette. Quel mondo che in Emilia ha fatto vincere il centrosinistra di Bonaccini e che in Campania probabilmente resterà indifferente all’ennesimo dramma democratico.