De Magistris: Sui rifiuti Governo e Regione non fanno nulla

Il sindaco di Napoli è intervenuto sulla crisi rifiuti

Napoli.  

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris prova a trovare giustificazioni alla palese crisi rifiuti che sta facendo ripiombare i napoletani nel passato. Un tentativo quello del primo cittadino di addossare responsabilità agli altri livelli di governo. 

L’ex-pm registra sul fronte rifiuti "un affanno, una precarietà continua perché se non si riescono ad avere impianti importanti e quindi se lo Stato e i Governi regionali non investono sugli impianti diventa complicato”.

Il sindaco ci tiene a precisare che “Napoli ha un milione di abitanti, con le persone che vengono dalla Campania e i turisti siamo a tre milioni. La Regione ci dà i flussi come se fossimo un milione, l'acqua di novembre ha aumentato del 20% il peso dei rifiuti. Si fa meno differenziata, gli impianti vanno in collasso, si guastano, si fanno le file dei camion. Anche qui ci vuole una politica nazionale. A livello nazionale si ha difficoltà a conferire l'umido. Roma ha "drogato il mercato" perché la crisi di Roma ha portato a dei prezzi altissimi e se vogliamo comprare cinque compattatori in più o cinque bilici ci sono dei prezzi inaccessibili. Il governo non fa nulla, le regioni fanno poco e i Comuni sono con il cerino in mano, anche se a Napoli ce la stiamo complessivamente facendo. I cittadini pagano tasse anche altissime perché molti Comuni, stando nelle procedure del predissesto e del dissesto, lo Stato gli impone le tasse al massimo, poi si prende i soldi per il debito e non ce li restituisce con i fondi di perequazione. Quindi l'assurdità è che diventiamo un bancomat e i cittadini se la prendono con il sindaco, che è il politico che sanno dove abita. A Napoli - conclude de Magistris - abbiamo capito che dallo Stato ci possiamo aspettare poco, io sono un autonomista convinto, datecela questa autonomia. Bruxelles potrebbe dare i fondi europei direttamente alle città invece di darli alle Regioni che ci mettono anni per darli alle città, è un sistema che non funziona". 

Dunque la colpa è di tutti da Bruxelles a Santa Lucia, passando per Roma, tranne che del Comune di Napoli che però negli anni, nonostante i cambi di fronte, gli avvicendamenti, le promesse, le cadute degli imperi e le “rivoluzioni”, non ha fatto neanche un passo avanti nella costruzione di un ciclo dei rifiuti integrato capace di dare ordine e pulizia alla città.