Una folla eterogenea da Bassolino ai centri sociali, passando per Potere al Popolo, ANPI, Italia Viva, PD, uomini e donne senza partito e senza rappresentanti, giovani ragazze e ragazzi, studenti e professori.
Un popolo che la sinistra non riesce più a radunare e che stasera ha dimostrato di esistere ancora. Un popolo forse più attratto dal bisogno di poter raccontare attraverso i social il loro esserci stato che da un impulso politico vero.
La piazza ha cantato sulle note di Pino Daniele illuminando piazza Dante con i flash degli smartphone. Ha fatto una mega “pernacchia” a Matteo Salvini citando Eduardo. Ha cantano Bella Ciao. Ha dato pieno sfogo all’ironia tipica partenopea, ricalcando anche i soliti luoghi comuni.
Il variegato mondo anti-Salvini ha riempito anche a Napoli una piazza, anche se qui la Lega non governa nulla e non ha mai governato nulla.
Una piazza contro che però raccoglie fratture e divisioni che ormai sono insanabili nella società partenopea.
Da oggi anche Napoli ha dimostrato che esiste forse un’alternativa al partito di Salvini che alle europee ha preso il quartiere rosso della Sanità. Ora sta alla politica istituzionale provare a rappresentare la colorata, affollata ed eterogenea piazza delle sardine.