Landini: capire se il reddito di cittadinanza funziona

Il leader della Cgil oggi a Napoli per discutere di Mezzogiorno

Napoli.  

Il leader della Cgil, Maurizio Landini, oggi è intervenuto all’incontro sul Mezzogiorno organizzato dal Sindaco ti regionale.

Il segretario ha sul reddito di cittadinanza ha detto c he mancano “dati dettagliati, abbiamo chiesto da tempo sia all'Inps che oggi gestisce sia al Governo di poter avere un confronto di merito. Un confronto per poter capire come ha funzionato perché noi non siamo mai stati contrari all'idea che servono strumenti per combattere la povertà, esiste e va affrontata. La nostra critica è sempre stata il collegamento un po' forzato tra reddito di cittadinanza e la creazione di posti di lavoro. Continuiamo a pensare che non sono i centri per l'impiego a doverli creare, il lavoro si crea se ripartono gli investimenti. Credo che questo sia il nodo debole che va affrontato e va fatta una discussione di merito per capire esattamente i dati di come questo sistema ha funzionato. Non abbiamo pregiudizi - ha proseguito Landini -vogliamo però capire se ha funzionato anche perché combattere la povertà non è soltanto una questione di reddito. Se si va a vedere sui territori cosa significa combattere la povertà possiamo trovarci di fronte a un problema che riguarda per esempio i servizi, la non autosufficienza, la scuola, quindi in alcuni casi combattere la povertà vuole anche dire mettere nelle condizioni i territori, in senso generale le istituzioni per potere avere anche strumenti che sono in grado di affrontare questi temi". 

Sulla questione dell’Ilva di Taranto il leader della Cgil è stato chiaro “Ci aspettiamo che ci sia un tavolo di trattativa che coinvolga anche il sindacato  - ha detto Landini - perché bisogna far applicare l'accordo che c'è già, lo diciamo con forza, non serve inventarsi nuove cose. Continuiamo a confermare che è necessario che il Governo dica con chiarezza che vanno ripristinate tutte le condizioni che c'erano prima, da un lato lo scudo penale e dall'altro gli investimenti di Mittal. Poi se c'è da discutere che per gli investimenti serve un anno in più, il 2024 rispetto al 2023, se questo è il tema facciamolo. Ciò che non deve cambiare è il piano industriale e i livelli occupazionali che vanno difesi. Al tavolo deve esserci anche la presenza dei sindacati - ha sottolineato Labdini - lo abbiamo detto anche al Presidente della Repubblica lo scorso lunedì. Mi sembra chiaro che questo incontro eccezionale indichi che la vicenda Ilva è una questione che riguarda tutto il Paese - ha concluso - abbiamo detto in modo chiaro che vogliamo che la convocazione riguardi chi ha firmato l'accordo, visto che il 90% dei lavoratori lo ha approvato a voto segreto"