Quando i sindacalisti escono dal consolato parlano a braccio, si forma un capannello di lavoratori che vuole ascoltare e capire se almeno a qualcosa è servito l’ennesimo corteo.
L’incontro con il consolato c’è stato e per i sindacati questo è “un primo obiettivo raggiunto. Grazie alla vostra lotta questa vertenza non è più una questione napoletana, non è una questione meridionale o nazionale ma è una vertenza internazionale - dicono i sindacati - Un azienda americana che viola un accordo siglato con il governo italiano che poi si è rimangiato mettendo, di fatto, in discussione l’autorevolezza del governo italiano. Siamo venuti al consolato perché questa è una vertenza internazionale e sul tavolo delle trattative Usa/Italia si gioca la partita”.
In più i sindacati hanno annunciato per il primo ottobre un’assemblea generale di tutte le categorie che si terrà a via Argine e lo sciopero generale per il 4 ottobre. Si prevede un riscaldamento del clima in vista dell’autunno evidenziato anche dal malumore di alcuni operai Whirlpool che non hanno accettato che i sindacalisti siano stati accolti all’esterno del consolato e non dentro. Solo pochi attimi di tensione si sono registrati quando qualche operai ha fatto esplodere un petardo. Il corteo si è sciolto e la circolazione è tornata alla normalità in città.