Dal Forum Ambromessi di Cernobbio il governatore della Campania Vincenzo De Luca lancia bordate a destra e sinistra, letteralmente. Dal Salvini a Di Maio non ha risparmiato stoccate a nessuno dei due ex vice premier. Il primo che "si vestiva come l'uomo di neanderthal" e l'altro, il "webmaster" che è diventaat una pecorella smarrita. Strocati comee demenziali i due provvedimenti bandiera del primo governo Conte, Quota 100 e reddito di cittadinanza. Poi però corregge il tiro quando gli fanno notare che a Roma si è formata una nuova maggioranza. Il Pd alleato con il Movimento Cinque Stelle per De Luca rappresenta l'occasione buona perché i grillini "imparino a rispettare gli interlocutori. Dopo un decennio di imbecillità diffusa e di violenza del linguaggio. Condoni fiscali, Tap, Tav, Ilva, hanno confuso per dieci anni il concetto di casta con elite. Un conto sono i vaffa in piazza un altro è governare" sottolinea il presidente della Regione Campania che però adesso sa che lo scenario politico è cambiato. "Credo che i Ciqnue Stelle stiano facendo un percorso di redenzione e noi dobbiamo accompagnarli" ha aggiunto col suo solito sarcasmo. E quando gli chiedono se sia pronto a fare da "nume tutelare" a Luigi Di maio lui risponde: "Sono pronto ad accogliere tutte le pecorelle smarrite, basta che non mi rompano le scatole".
Detta così è chiaro che in Campania l'alleanza tra Pd e Cinque Stelle è ben lontana dall'essere anche solo considerata un'opzione nella prospettiva di Vincenzo De Luca, ma c'è chi nel suo stesso partito invece lavora per accorciare le distanze. Dalla segreteria nazionale Dem Nicola Oddati dice: "I prossimi 12 mesi potranno essere impiegati proprio per fare passi in avanti tra noi e il Movimento in campania".
Per il deputato Pd Paolo Siani "Ci può essere intesa se si trovano temi comuni come la lotta alle disuguaglianze, il lavoro, gli asili nido". Anche Gennaro Migliore, ex sottosegretario alla Giustizia, parla di possibilità di dialogo a patto che "non si parli di abiure né fare lezioni di bon ton - riferendosi ai grillini - perché si parte comunque dalla figura del Governatore".