La questione dei Navigator campani sta diventando un motivo di divisione emergente all’interno del Partito Democratico. La linea del gruppo dirigente nazionale è infatti quella di assumere i Navigator e a palesarlo è stato Nicola Oddati, uomo vicino a De Luca ma soprattuto vicinissimo a Zingaretti che lo ha voluto in segreteria nazionale con la delega per il Mezzogiorno e in odore di incarico di governo. Oddati è stato chiaro sulla questione dei Navigator campani affermando che “sebbene De Luca in punta di principio segnali un tema condivisibile, dal momento che si tratta di profili purtroppo precari, vanno assunti come prevede la legge”.
Sulla scorta anche di queste dichiarazioni e nel tentativo di dimostrare che l’accordo nazionale sul quale sta nascendo il governo giallo-rosso non ha nulla a che vedere con le questioni territoriali, la capogruppo del la capogruppo del Moviemnto 5 Stelle al consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, ha attaccato, nel giorno della ripresa del presidio dei Navigator campani davanti al palazzo della Regione a Santa Lucia, con forza il Presidente e i suoi colleghi consiglieri. "Ora basta - afferma la consigliera pentastellata - i Navigator non possono più aspettare. Abbiamo 471 ragazzi che hanno superato un concorso pubblico e che attendono solo la firma di De Luca per essere assunti e impiegati presso i centri per l'impiego regionali. È a tal punto imbarazzante il silenzio dei consiglieri regionali del Partito democratico sul caso Navigator, da costringere addirittura il responsabile per il Mezzogiorno della loro segreteria a chiedere pubblicamente, nel corso di una trasmissione radiofonica, a De Luca di finirla con questa farsa. Facessero lo stesso anche i consiglieri regionali di maggioranza e quelli del centrodestra, cominciando col firmare la richiesta di Consiglio regionale straordinario che gli abbiamo inoltrato in queste ore. Costringiamo De Luca a spiegare in aula perché continua a calpestare i sacrosanti diritti di 471 ragazzi, il cui ruolo è fondamentale per trovare lavoro a quasi 200mila percettori di reddito di cittadinanza nella regione con il maggior numero di disoccupati. I centri per l'impiego della Campania sono in tilt da settimane per carenza di personale e a causa di un sistema informatico vetusto. Apponendo quella firma, De Luca risolverebbe in un sol colpo tutte queste criticità, facendo finalmente partire la fase due del Reddito di cittadinanza, a costo zero per le casse della Regione tenuto conto che è il Governo a metterci i soldi, compresi gli 11 milioni che i Navigator portano in dote per l'adeguamento strutturale e informatico dei centri per l'impiego. Il tutto nell'ambito di un accordo che prevede comprende 120 milioni di euro che il Ministero del Lavoro ha stanziato per tutte le regioni italiane per bandire i concorsi per assumere dipendenti per i centri per l'impiego, 650 dei quali nella sola Campania. Piuttosto che provare a prendersi i meriti di questo concorso finanziato dal nostro Governo - conclude Ciarambino - De Luca venisse piuttosto in aula a spiegare perché continua a negare un'opportunità di lavoro a 471 giovani laureati e agli attuali 178mila percettori di reddito di cittadinanza".