Dopo 5 giorni di sciopero della fame, dopo che oggi due dei manifestanti sono stati ricoverati in ospedale e soprattutto dopo che per giorno hanno chiesto di essere ascoltati senza ottenere alcuna interlocuzione, i Navigator campani hanno sospeso lo sciopero ma continueranno, assicurano, la protesta sotto altre forme. L'annuncio della decisione arriva in una nota nella quale i Navigator sottolineano che “rilevato il grave stato di salute degli scioperanti e sollecitati dalle preoccupazioni delle famiglie, nonché sotto imposizione del personale medico, abbiamo deciso di porre fine allo sciopero della fame, senza mai abbandonare la nostra legittima protesta, che continuerà più forte di prima". I navigator denunciano aver preso atto "dell'insensibilità, dell'incoscienza e delle finalità politiche di questa classe dirigente che sta calpestando anche la salute delle persone. Abbiamo compreso che non ci sono limiti al teatrino politico che è lungi dal finire". I manifestanti ricordano che nei giorni scorsi "ci siamo appellati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, abbiamo chiesto spiegazioni al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, - proseguono - abbiamo interpellato tutte le Istituzioni di ordine e grado, ma nessuna risposta istituzionale è ad oggi pervenuta. Oggi è una dolorosa giornata per la Repubblica italiana - dicono - perché le istituzioni hanno dimostrato disinteresse rispetto a una questione che merita la massima urgenza per la sua risoluzione. Lo sciopero della fame ha mostrato all'opinione pubblica - sottolineano - l'assurdità di scelte politiche e di comportamenti istituzionali scorretti che hanno ricadute sulla carne viva dei propri cittadini e sui diritti costituzionali che dovrebbero essere sempre tutelati. Nonostante fosse in piedi un tavolo tecnico tra Regione Campania, Anpal Servzi e Governo da oltre quaranta giorni non è stata trovata una soluzione su questa trattativa. C'è solo un rimpallo di responsabilità". Da qui la richiesta che "il nuovo Governo, come priorità assoluta, dovrà avere l'onere di risolvere questa empasse politica". I navigatori campani chiedono "un confronto diretto e immediato con Regione Campania, Governo e Anpal Servizi. Esigiamo la contrattualizzazione subito".
Anche sulla pagina Facebook nata per portare avanti la lotta dei Navigator campani si legge “Ci auguravamo di non arrivare a questo. Credevamo nelle istituzioni. Ci hanno ignorato! Due dei Nostri, sì, nostri amici, colleghi, eroi, chiamateli come volete, oggi hanno ceduto. La nostra Ilenia, il nostro Carlo, sono stati oggetto di cure mediche d’urgenza. Ora sono ancora presso gli ospedali di Loreto Mare e Fate bene Fratelli di Napoli. È incredibile che NESSUNO della Regione Campania si sia affacciato anche solo per chiedere cosa stesse succedendo o qualcuno che ci abbia dato una parola di conforto, neanche un bicchiere d’acqua! Solo omertà, indifferenza. È impensabile che la solidarietà umana sia così offuscata da non vedere e non sentire nulla Interrompiamo il nostro sciopero della fame, sollecitati dalla preoccupazione delle nostre famiglie e dal personale medico intervenuto. 5 giorni intensi, dove abbiamo ricevuto supporto da tutti, tranne da chi deve darci ancora delle risposte. Vincenzo De Luca Anpal Servizi Giuseppe Conte Sergio Mattarella Abbiamo deciso di non mettere più in pericolo la vita dei Nostri. Per questa Italia, ad oggi, non ne vale davvero la pena.Da adesso la nostra battaglia sarà ancora più intensa.”