Di Maio a Napoli tra contestazioni e attacchi alla Lega

Il vicepremier è in città per un convegno della Federico II sull’autonomia differenziata

Napoli.  

Il vicepremier è oggi a Napoli per partecipare ad un convegno sull’autonomia differenziata all'Università Federico II. 
Luigi Di Maio non ha perso l’occasione di polemizzare con l’alleato di governo affermando che "La Lega era no Tav, poi ha cambiato idea. Oggi da sola non ha i numeri per far passare la Tav Torino-Lione, dovrà usare i voti del Pd. Però usare i voti del Pd per fare un favore a Macron è una cosa che dovranno spiegare poi ai lori elettori. La Lega - rincara la dose il leader pentastellato - se va avanti ad armi pari senza usare i voti del Pd, sulla Tav ha meno voti di noi in Parlamento. Se invece usa i voti del Pd potrà vincere, ma io dico sempre dipende da come vinci". 

Sull’autonomia il capo politico del Movimento 5 Stelle si dice  convinto che “che l’autonomia si debba fare ma la dobbiamo fare nella misura in cui non danneggia le altre regioni. Per non danneggiare le altre regioni dobbiamo cogliere l'occasione storica di una autonomia che ci permetta di fare insieme i livelli essenziali di prestazione e i livelli di perequazione e un investimento straordinario per il Sud, perché per come era progettata sinora andava a discapito non solo del sud ma anche del centro”.

Fuori, su via Mezzocannone protestano i disoccupati del movimento di lotta 7 novembre con cori e striscioni contro il Ministro del Lavoro.  “Siamo a Mezzocannone bloccati dalla polizia perché all'Università c'è il Ministro del Lavoro - fanno sapere gli attivisti - Vogliamo la convocazione al Mise già richiesta più volte. Basta passerelle. Eliminare i vincoli di accesso al reddito per chi ha problemi di residenza, introduzione di un salario medio garantito, lavorare tutti, lavorare meno, ridurre l'orario di lavoro a parità di salario”.