De Magistris: De Luca come Ceaucescu

Chi ha stanziato i fondi per le Universiadi non lo ha fatto di tasca sua e li ha spesi anche male

Napoli.  

Più che una conferenza stampa quella che Luigi de Magistris ha convocato stamattina nella sala giunta di Palazzo San Giacomo, è uno scatto d’orgoglio per un Sindaco che si è visto estromettere da un evento internazionale che ha come protagonista la sua città.

Estromesso da chi “ci ha messo i soldi” come ripete sempre il Presidente Vincenzo De Luca. Proprio su questo il primo cittadino arancione ha detto che “bisogna ringraziare chi ha messo delle risorse pubbliche per le Universiadi, certo, ma nella misura corretta, dicendogli potevi fare molto meglio, potevi raccontare che non sono soldi della tua tasca e potevi impedire una rappresentazione falsa di chi con i soldi tiene sotto scacco la città. I soldi - continua de Magistris - sono stati spesi anche male. Ad esempio la comunicazione. Abbiamo dei manifesti che al confronto Ceaucescu sembra un umile democratico di quartiere. Noi ci siamo occupati di impianti sportivi, di “saettelle”, tombini, strade, di cose che restano in città, altri si occupano di propaganda. Noi daremo una targa a questa persone - il sindaco rincara la dose nei confronti del Presidente De Luca - perché ha messo i fondi europei ma non abbiamo mai consentito a nessuno di metterci le mani in testa. Noi lavorando in un’altra direzione abbiamo fatto capire che senza le donne e gli uomini della città di Napoli, senza il Sindaco di Napoli, senza l’Amministrazione e senza la città, non si muove un battito di ali di farfalla. In questa contesa - precisa l’ex pm - da una parte c’è l’imitatore di Ceaucescu e dall’altra il sindaco di Napoli. Hanno provato a far pesare su di noi tutti i problemi della città ma la realtà è diversa. Sulla mobilità la scelta di impedire il villaggio alla mostra, perché bisognava non dare i soldi alla città e si sono preferite le. navi, ha creato il caos in centro. La realtà invece è che da una parte c’è chi sente l’orgoglio di essere partenopeo e per questa città ci butta il sangue ogni giorno e dell’altra invece chi pensa che su ogni cosa bisogna fare propaganda da cortile politico. La città ha risposto e in soli 8 mesi è riuscita a farsi trovare pronta per un evento importantissimo, nonostante Ceaucescu e chi ha provato a fermarci”.

Una conferenza stampa che creerà altre polemiche e che a tratti più che uno scatto d’orgoglio sembra aver assunto i contorni di un fallo di reazione. Di certo è chiaro, tanto nelle parole di Vincenzo De Luca che in quelle di Luigi de Magistris, che anche le Universiadi sono state ridotte all'ennesimo round di quello scontro politico che si consumerà alle prossime regionali, sperando solo che non consumi prima la città.