Gli operai della Whirlpool entrano nella Sala dei Baroni de Maschio Angioino dietro il vicesindaco Panini. Cantano “Napoli non Molla” e sventolano le bandiere dei sindacati.
La Sala dei Baroni è uguale alla scena di apertura de film di Nanni Loy “Mi manda Picone” che inizia con un operaio, Pasquale PIcone, che si cosparge di benzina e si da fuoco per protestare contro i licenziamenti dell’Italsider. Era l’83, un altro mondo, un’altra storia, che però racconta di una dismissione industriale che è molto simile a quella di oggi, con le stesse sofferenze e la stessa forza delle lotte degli operai.
Il sindaco lo dice con chiarezza “le dichiarazioni di Di Maio non ci soddisfano e non ci convincono. Non si può chiudere una realtà industriale che funziona e che rappresenta un luogo fondamentale per la nostra città. Domani - continua il Sindaco - saremo a Roma per impedire la chiusura e oggi mi aspetto che tutto il consiglio comunale senza distinguo si unisca attorno alla lotta per i lavoratori della Whirlpool”.