Regionali, Costa candidato del M5S? De Luca: buona fortuna

Il commento a margine della presentazione dei nuovi treni Jazz

Sarebbero a questo punto già tre i nomi sul tavolo che si potrebbero contendere la poltrona di Governatore nel 2020: Vincenzo De Luca, Luigi De Magistris e Sergio Costa.

Napoli.  

«Il ministro Costa potrebbe candidarsi? Buona fortuna». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha risposto a una domanda sull'ipotesi di una candidatura dell'attuale ministro dell'Ambiente Sergio Costa alle elezioni regionali del 2020 in Campania per il Movimento 5 Stelle. L'occasione è stata offerta dalla presentazione dei tre nuovi treni Jazz consegnati a Trenitalia. 

La notizia di una possibile investitura del generale, attuale ministro dell'Ambiente in quota Movimento Cinque Stelle, non è nuova. Il suo nome circola da almeno tre mesi, e si fa strada pur tra mille dubbi in questa complessa fase di governo. Sarebbero a questo punto già tre i nomi sul tavolo che si potrebbero contendere la poltrona di Governatore a Palazzo Santa Lucia nel 2020: Vincenzo De Luca, Luigi De Magistris e Sergio Costa.

Ma se De Luca augura buona fortuna al candidato di Di Maio chissà cosa ne pensa il sindaco Dema che da mesi sta provando a costruire un asse con i Cinque Stelle anche in vista dell'impegno elettorale per la Regione. Inutile aggiungere che per il momento si tratta solo di ipotesi. Tutto ancora può cambiare, e lo stesso De Luca che sembra sia partito con largo anticipo e un certo vantaggio, non è detto che riesca fino al prossimo anno a garantirsi la ricandidatura con il Partito Democratico nel quale ha assunto un comportamento critico dopo la batosta delle politiche. Tanto da suggerire ancora una volta la linea, e l'occasione  gli è stata offerta dal risultato delle elezioni in Spagna. 

"I GovernaI socialisti spagnoli hanno vinto sulla base di un programma coerente con le esigenze della Spagna - scrive De Luca sulla sua pagina social- Il Partito Democratico in Italia ha uno spazio politico enorme anche perché, com’è noto, a Roma non c’è un governo, ma un circo equestre. Questo spazio può essere conquistato dal Pd a condizione che si costruisca un programma chiaro, semplice, percepibile dai cittadini, basato su due parole d’ordine: lavoro e sicurezza. Per me sono due punti fermi. Ad oggi non abbiamo risposte adeguate. Il Pd continua ad affrontare questi  temi con imbarazzo ideologico" aggiunge De Luca.