Elezioni a Casavatore, ritorno al passato

La comunità si affida ad un passato che, nel bene e nel male, ha garantito stabilità e continuità

Casavatore.  

Casavatore andrà alle urne la prossima primavera dopo un periodo di commissariemento lungo che poco ha inciso sulla realtà e sulle condizioni della comunità. Il Consiglio Comunale fu infatti sciolto per inflitrazioni camorristiche nel 2017, quando sulla poltrona di Sindaco sedeva Lorenza Orefice con il controdestra, da allora il panorama politico del comune del napoletano poco ha espresso.
In campo infatti per questa tornata elettorale sono tornate le vecchie figure politiche che in paese sono conosciute e che hanno governato già.

Il primo ad annunciare il suo ritorno sulla scena politica casavatorese è stato Pasquale Sollo che è stato sindaco per due mandati dal 2002 al 2012 e poi nel 2013 è stato eletto al Senato con il Partito Democratico. Dopo 5 anni a Roma Sollo ha deciso di ritornare a Casavatore per riprovare a conquistare il comune che in dieci anni lo ha reso un riferimento forte della provincia napoletana per i democratici. 
Con Sollo ci saranno liste civiche mentre il Partito Democratico, che oggi ancora arranca in tutta la provincia napoletana, probabilmente non presenterà una lista con il simbolo. Il cartello di liste civiche sarà organizzato da molti ex consiglieri che appoggiano l’ex-sindaco in questa battaglia. In primis Claudio Caturano, presidente del consiglio comunale sciolto, era parte integrante della maggioranza di Orefice; Simone Perrotta, anche lui presente nell’ultima consiliatura e Antonio Cinque che sta pendano di candidare la moglie. Inoltre Domenico Pennella di Potere al Popolo e Giuseppe Nocere, proveniente dall’Italia dei Valori, ma anche Ciro Rossi di Forza Italia potrebbero aggregarsi a questa compagine che metterebbe insieme una parte sostanziosa del centrosinistra e pezzi importanti del centrodestra. Ecco forse svelato il vero motivo della difficoltà di accettare la presenza in questa allenza di una lista con il simbolo del Partito Democratico.

Il Centrodestra, dal canto suo, sta lavorando da tempo alla costruzione di un campo che possa vedere candidato a sindaco l’ex-consigliere regionale Angelo Marino che oltre all'appoggio di Galetta, rappresentante della Lega di Salvini, potrebbe godere del supporto di Pasquale Palmentieri che ha un passato nel Partito Democratico quando era uno degli uomini più vicini a Sollo.

Intanto potrebbe esserci la presenza anche di Luigi Maglione, anche egli sindaco del passato, che, sempre con un gruppo di civiche, troverebbe l’appoggio convinto dell’ex-sindaco Lorenza Orefice.

I 5 Stelle continuano il loro percorso di incotri pubblici e aperti in piazza, concentrandosi più su questioni programmatiche che sui nomi dei papabili candidati, anche perché le alleanze con il civismo per loro sono insostenibili e quindi resta sempre più possibile una candidatura dell’animatore del meet-up locale Luca Galiero

Altro possibile candidato sarebbe il direttore sanitario Mauro Muto che, molto vicino alla ex-sindaca Orefice, potrebbe rompere gli equilibri costruiti fino a questo momento nei vari campi che si confronteranno.

Niente di nuovo quindi a Casavatore, ritornano le stesse facce e gli stessi personaggi, con coalizioni e alleanze diverse certo, ma quello che si sta configurando è un chiaro ritorno al passato. La comunità dopo un periodo di smarrimento dovuto allo scioglimento non poteva che ripartire da un passato che nel bene e nel male aveva assicurato stabilità e continuità all’ente.