All’incontro “Regionalismo differenziato. Un’Italia spaccata” organizzato dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Tommaso Casillo con il suo movimento Campania Libera, si respira più aria di campagna elettorale che di convegno tematico.
Il Presidente Vincenzo De Luca lo capisce subito e più che concentrarsi sull’argomento oggetto del convegno si lancia in uno dei suoi discorsi da campagna elettorale. Si scaglia subito contro il governo e Salvini “abbiamo fermato una truffa politica che Salvini stava mettendo in atto. Mentre i 5Stelle dormivano stavano portando al voto del Parlamento l’accordo che avrebbe rappresentanti la rottura dell’unità nazionale e avrebbe rappresentano un furto di decine di miliardi sulla pelle del sud. Una rapina finanziaria al danno del mezzogiorno d’Italia. Verranno a chiedere voti anche nel sud, fermatelo. O l’uno o l’altro, o ti vieni a rubare i soldi del sud o ti vieni a rubare i voti”.
Il presidente la mette sui toni duri contro il governo e rivendica il ruolo politico svolto nel fermare il provvedimento sull’autonomia differenziata. Poi stimola la platea ad impegnarsi per “continuare il grande lavoro fatto in questi anni che ci rende fieri. Oggi la Campania può andare a testa alta ovunque e non è accettabile che il sud sia ancora rappresentato da chi invece non fa null’altro che pulcinesslismo”.
Ad introdurre è stato il padrone di casa Tommaso Casillo che ha lanciato con convinzione il progetto di Campania Libera che “non sarà più un movimento ma diventerà un’organizzazione politica vera e propria dotata di organismi dirigenti. Perché abbiamo davanti la madre di tutte le battaglie e dobbiamo farci trovare pronti. La regione- dice Casillo - ha dato risposte e raggiunto obiettivi, uno su tutti è il risanamento dei conti”.
L’assessore regionale al bilancio Ettore Cinque invece pone l0accento anche sulle questioni tecniche “l’autonomia è un percorso previsto dalla nostra Costituzione è stata distorta l’interpretazione dell’articolo 116. Ma questa distorsione è il frutto di una serie di fattori dalla crisi economica globale alle mancate risposte dei governi centrali”.
Anche il dirigente scolastico del liceo Evangelista Torricelli Giovanni Russo ha posto attenzione sull’unità nazionale proprio a partire dalla scuola “che non è un semplice servizio da fornire ai cittadini ma un diritto che lo Stato deve garantire. Si possono regionalizzare le competenze ma i servizi universali devono essere garantiti a tutti”.