Con l'arrivo dei cinque stelle al Governo che anche sulle promesse per Bagnoli hanno raccolto il voto e la fiducia di centinaia di cittadini, e la successiva nomina del commissario Floro Flores, si credeva archiviata la stagione della protesta e dello scontro istituzionale. E invece, alla luce di quanto sta emergendo nelle ultime ore, lo scontro è ripreso.
Una cinquantina di attivisti del comitato Bagnoli Libera ha occupato una parte dell'area dell'ex Italsider, un gesto di sfida alla vigilia della riunione della cabina di regia che si terrà nelle prossime ore a Roma.
“Il simbolo della speculazione e della mancata bonifica, che ancora oggi costituisce il principale problema del quartiere - è anche il luogo che svela come il governo mantenga, anche a Bagnoli, la stessa linea di distruzione dei territori viste con la Tav, la Tap, l'Ilva e il Muos” scrivono i comitati sulla pagina social.
“Dar voce a chi vive quotidianamente su questo territorio, a chi pretende bonifiche integrali e immediate sotto controllo popolare, a chi si batte per spiaggia pubblica, parco urbano e cancellazione dell'articolo 33 dello SbloccaItalia, a chi lotta per casa, lavoro e servizi sociali: questo è il nostro modello che contrapponiamo alle riunioni nelle stanze dei bottoni romane» aggiungono i comitati. In sostanza: cambiano gli uomini e i governi, ma la bonifica di Bagnoli resta sempre al palo e nessuno si preoccupa di ascoltare davvero il territorio.
Va detto che l'occupazione arriva poche ore dopo che lo stesso sindaco Luigi De Magistris aveva preannunciato un confronto duro a Roma.
Al primo cittadino di Napoli non è piaciuto il no giunto dal dicastero dei beni culturali sulla realizzazione di alberghi e ristoranti fronte mare con conseguente delocalizzazione degli edifici previsti nel programma in una zona più interna di Bagnoli.
«Invitalia ha già preso in carico e attuato tutte le modifiche al Praru dopo le prescrizioni del Mibact» ha assicurato il commissario di governo per Bagnoli Francesco Floro Flores che dunque non si opporrà alla decisione del Mibact.
Per DE magistris deve essere chiaro che il tempo a disposizione è finito. “Game over – ha detto il sindcaco – su Bagnoli ci aspettiamo i fatti. È ora di procedere con le bonifiche. Dirò al Governo che è finito il tempo del gioco. Adesso loro hanno solo un obbligo: agire”. ha dichiarato Dema.
Intanto i comitati preparano la protesta nazionale che si svolgerà il 23 marzo sempre a Roma per chiedere al governo politiche immediate a favore dell'ambiente, per il clima e contro le grandi opere definite inutili.