Il Partito Democratico anche il Campania ha un nuovo segretario. Le primarie di domenica consegnano un quadro politico netto con le molte anime del partito campano che hanno accordato la propria fiducia al Sindaco di Poggiomarino Leo Annunziata.
È laureato in filosofia Annunziata ed è cultore della materia in “Storia e storiografia filosofica” all’Università Federico II. Ha svariate pubblicazioni a suo nome ed il suo comune lo ha trasformato nel comune dove si legge di più in Italia.
Un intellettuale dunque che si ritrova a gestire quel Pd campano contro il quale Renzi avrebbe voluto usare il lanciafiamme ma nel quale nessuno è entrato neanche con un cerino.
Leo Annunziata si dice convinto che “bisogna partire dall’unità del Partito che è la reale prerogativa alla costruzione di ogni progetto. È questo che ci chiedono da sempre i nostri elettori ed è questo che ci hanno chiesto domenica i tanti cittadini che con il loro voto alle primarie hanno detto a chiare lettere di voler bene al PD”.
Su Napoli sia per quanto riguarda la questione cittadina e il rapporto con Luigi de Magistris, che per la lunga e infinita polemica sulle questioni della Città Metropolitana, il neo segretario regionale si dice convinto “di non voler prevaricare la federazione metropolitana e di voler lavorare insieme con gli organismi napoletani per definire una linea chiara sugli argomenti e sui contenuti. Dal ruolo dell’opposizione in comune a quello nell’ente metropolitano”. Nella sua conferenza stampa alla sede di Santa Brigida Annunziata aveva detto con chiarezza che il Pd a Napoli era all’opposizione e alternativo a de Magistris.
Avellino è per Leo Annunziata un punto fondamentale. La città capoluogo andrà al voto in primavera e il segretario dem lancia un appello forte che scompagina il quadro politico fino ad adesso immaginato e costruito dai vari attori in città. Con il suo appello Annunziata prova a smuovere il pantano nel quale si è infilato il centrosinistra cittadino. “Invito tutti gli attori politici avellinesi a costruire un’assemblea pubblica. Attenzione non un tavolo ma un’assemblea, alla quale parteciperanno i partiti che si identificano nel centro sinistra, e saranno invitati tutti i cittadini che hanno voglia di partecipare alla formazione di un progetto serio e concreto per la città di Avellino. I partiti e i cittadini che risponderanno e che saranno presenti quella sera, rappresenteranno il perimetro del centrosinistra. Il Pd deve essere il punto cardine attorno al quale costruire il campo del centrosinistra. Dobbiamo farlo con il nostro simbolo ponendoci non come un soggetto egemonico ma come punto di riferimento per gli alleati e per i cittadini che si riconoscono in un progetto che deve nascere attraverso un processo di partecipazione vero”.
Annunziata è netto e deciso anche nell’affrontare l’ormai eterna diatriba sul civismo in politica e su quanto questo possa essere fondamentale per il voto di opinione in città e approfitta per sgombrare il campo dai dubbi sulla presenza del simbolo del PD alle elezioni in città. “Non c’è possibilità alcuna che non ci sia il simbolo del Pd alle prossime elezioni amministrative avellinesi. I cittadini vogliono bene al nostro simbolo lo hanno dimostrato e continuano a farlo. Il centrosinistra lo si costruisce muovendo dai simboli non c’è altra strada e non ci sono alternative”.
La parola centrosinistra in Irpinia evoca però, le polemiche e le rotture delle elezioni provinciali che rappresentano ancora una cicatrice aperta nei rapporti tra i partiti che dovrebbero formare il centrosinistra e anche negli equilibri delle varie anime dem irpine. Su questo però il segretario regionale del Pd è chiaro e netto. “Il passato è chiuso e ora deve essere aperta una nuova fase”.