Autonomia, Dema a Montecitorio: "Jatevenne!"

Il sindaco di Napoli contro il processo di regionalismo spinto

"Questa è la secessione dei ricchi. Si all'autonomia delle città ma nel rispetto della Costituzione. Questo è il governo dei neri, non è garante dell'unità"

Napoli.  

Dema sbarca a Montecitorio, non tra i banchi del Parlamento (non ancora almeno, anche se quello è l'obiettivo), ma nella piazza antistante il palazzaccio, con un nutrito gruppo di militanti e il segretario/vice sindaco di Napoli Enrico Panini. Accanto al palchetto lo striscione con su scritto: “Il sud non è in vendita”, lo slogan con cui De Magistris inaugura la “sua battaglia” contro il progetto di autonomia rafforzata delle regioni del nord che proprio oggi arriverà in Consiglio dei Ministri.

Dema denuncia «il pericolo della dissoluzione dell’Unità nazionale. Questa è la secessione dei ricchi, combatteremo l'abbandono del Sud”. E sul tema dell'autonomia chiarisce: "Sì alla valorizzazione di tutte le autonomie, a partire dalle città. Il Governo è garante dell'unità del Paese non può consentire questa legge scellerata, non può permettere che si demolisca l'uguaglianza dei cittadini. Una legge iniqua e scandalosa. Dobbiamo fare presto, senza perdere mai di vista la Carta Costituzionale. Sappia il governo, sappiano questi signori del rancore e del razzismo, che noi ci opporremo in ogni modo, con la mobilitazione, con i ricorsi, con referendum e con tutti i mezzi a disposizione, a questo disegno di legge secessionista, che spacca il Paese".

“Una cosa è l'autonomia, in cui crediamo da sempre tanto è vero che abbiamo dichiarato Napoli città autonoma e lavoriamo sulla moneta partenopea che è una cosa serie anche se tanto derisa. Altra cosa è la secessione", aggiunge de Magistris.

Al suo fianco il costituzionalista Paolo Maddalena, la delegata all'Autonomia Flavia Sorrentino e gli assessori Alessandra Clemente , Carmine Piscopo e Anna Maria Palmieri.

De Magistris ha lanciato dure accuse al Governo Lega Stellato: Vi prego non chiamateli giallo-verdi. Questo è il governo dei neri. - ha aggiunto Dema tra gli applausi di Piazza Montecitorio dove alla fine della sua arringa il sindaco di Napoli non ha resistito a urlare nei confronti di Salvini e Di Maio un napoletanissimo “jatevenne".