De Magistris all'ufficio anagrafe: "Registrate i migranti"

Il sindaco firma una direttiva di senso opposto a quanto stabilito dal decreto Sicurezza

Napoli.  

Continua nella sua battaglia il sindaco De Magistris, più che mai intenzionato a disobbedire al Decreto Sicurezza. Il sindaco infatti questa mattina ha firmato una direttiva, dando disposizione ai dipendenti dell'ufficio anagrafiche di procedere con l'iserimento nei registri dei migranti presenti sul territorio e in possesso del permesso per richiedenti asilo, anche se temporaneo.
Richiedenti asilo, de Magistris firma direttiva per inserimento anagrafico temporaneo

Nonostante l'attuale legge 132/2018 all'art. 13 primo comma formalmente impedisca l'iscrizione anagrafica dei migranti in possesso di tali requisiti posti per vari motivi al di fuori dei circuiti dell'accoglienza - affermano in una nota dell'Assessore ai diritti di cittadinanza Laura Marmorale e l’Assessore all’Anagrafe Monica Buonanno - riteniamo che un simile provvedimento sia lesivo da un lato della dignità e dei diritti delle persone e rischioso dall’altro per gli enti locali che si propongono di mettere in campo tutte le procedure necessarie per promuovere politiche di inclusione sociale e di contrasto alla povertà estrema. Nel corso degli ultimi anni, difatti, in particolar modo da quando si è radicata la costituzione dei CAS (centri di accoglienza straordinaria) sui territori, abbiamo potuto notare l'inefficienza di tale sistema di accoglienza, che ha prodotto un numero altissimo di fuoriusciti da tali circuiti che spesso, quando non riuscivano ad essere assorbiti nei percorsi SPRAR, finivano con “l'abitare" le strade delle città (quelle più grandi in particolare), andando ad ingrossare ulteriormente le fila delle persone senza dimora la cui cura e presa in carico ricade prevalentemente sugli enti locali. La possibilità di una iscrizione anagrafica consentiva, di conseguenza, la possibilità di inserire questi migranti nei circuiti di accoglienza anche a bassa soglia e di orientarli correttamente ai servizi di base, compresi quelli sanitari, per cui risulta necessaria la residenza, soprattutto per cure mediche specialistiche o per ricoveri dedicati. L'attuale ridimensionamento delle strutture SPRAR (che di fatto ne mortifica e riduce drasticamente le potenzialità e le capacità di accoglienza) e l'impossibilità di iscrivere i richiedenti asilo ai circuiti anagrafici, produrrà intere sacche di persone abbandonate, escluse, emarginate, aumentando, di fatto, anche la possibilità di conflitto sociale con la popolazione locale e, in ultimo, renderà praticamente impossibile, per le Commissioni territoriali, rintracciare i richiedenti asilo sui territori per comunicare le date delle audizioni o i loro esiti".


 

"Pur consapevoli dell'impossibilità di non applicare una legge dello Stato e in attesa che gli organi competenti ne valutino il carattere di incostituzionalità, il Comune di Napoli, anche al fine di valutare e tarare le proprie politiche di contrasto alla povertà estrema, attraverso la direttiva del Sindaco de Magistris, dà mandato all'Ufficio Anagrafe di non privare i cittadini stranieri richiedenti asilo posti al di fuori dei circuiti di accoglienza della possibilità di essere inseriti nell'elenco della popolazione temporanea previsto dall'art. 32 del d.p.r. 223/1989, quale minima misura di tutela dei diritti fondamentali ad essi facenti capo, indicando anche, come indirizzo di prossimità, la sede del Servizio comunale centrale di Contrasto alle Nuove Povertà per poter consentire di ricevere e inviare comunicazioni alle commissioni territoriali", concludono le assessore Marmorale e Buonanno.