De Magistris sui cori razzisti: "Anche Salvini li intonava"

Il sindaco sul caso Koulibaly: "Clima difficile in un paese che sempre più vive di razzismo"

Napoli.  

Dai cori razzisti del Meazza contro Koulibaly al ministro dell'Interno che si fa i selfie con pane e cioccolata mentre in Sicilia c'è una popolazione che vive il dramma del terremoto. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sceglie ancora i social per esprimere la sua ferma condanna sui cori contro il difensore di colore del Napoli, per i quali il tecnico Ancelotti aveva chiesto per tre volte all'arbitro Mazzoleni di sospendere la partita. De Magistris attacca a colpi di tweet: “Poteva mai essere sospesa la partita Inter-Napoli in un Paese che vive sempre più di razzismo di Stato e che vede nel Governo un ministro dell'interno che dovrebbe garantire la sicurezza negli stadi ma che cantava qualche anno fa cori razzisti contro i napoletani?”. Il sindaco accende la polemica con il vicepremier Salvini anche rispetto agli ultimi drammatici eventi che sta vivendo la città di Catania. Scrive de Magistris: “Mentre Salvini posta da guascone sui social il suo muso sporco di Nutella a colazione, donne e uomini del ministero dell'Interno scavano per il terremoto sull'Etna e altri sono alle prese con l'omicidio di un fratello di un collaboratore di giustizia. Difendiamo la cioccolata!”. In precedenza il sindaco di Napoli aveva espresso la sua vicinanza al popolo siciliano ricordando che “Napoli e Catania sono città molto affini, in primo luogo ci uniscono i vulcani, Vesuvio ed Etna, le nostre montagne di vita eterna che insegnano anche la precarietà dell'esistenza umana, esprimo la totale vicinanza partenopea alle popolazioni etnee e solidarietà ai Comuni colpiti”.