Passa il bilancio, ora al via le grandi manovre

Il Partito Democratico resta critico, naturalmente sempre a suo modo, con i distinguo di corrente e di opinione

Napoli.  

 

di Claudio Mazzone

Luigi de Magistris ci è riuscito anche questa volta. È salva la sua giunta arancione e quello che rappresenta. In questi anni il bilancio comunale è stato sempre uno dei momenti più pesanti per la giunta del “rivoluzionario” Sindaco che più che con i numeri e con la concretezza della gestione finanziaria dell’ente, si trova a suo agio con la comunicazione politica e con il rapporto diretto con il popolo. 

Infatti un momento tanto fondamentale quanto normale della vita amministrativa di ogni ente pubblico viene raccontato dal Sindaco di Napoli con parole che racchiudono un pathos, una sofferenza e un’intensità che di solito si riserva alle grandi conquiste popolari. “Sono stati due mesi durissimi, dove ci avevano messo nell'angolo e si rischiava di capitolare” queste le parole che il Sindaco ha usato per descrivere il lavoro politico di questi mesi messo in campo dalla sua Giunta, ripescando quella narrazione di una Napoli vessata e condannata dai poteri forti e della sua Giunta che difende l’orgoglio e la dignità della città, la stessa narrazione che lo ha fatto vincere due volte le elezioni cittadine.

“Si è fatto un lavoro straordinario -  continua il Sindaco - con una capacità di riscossione che è fortemente aumentata, una valorizzazione che è sempre più seria una città sempre in maggiore crescita”. 

Eppure le opposizioni non sono certo dello stesso avviso e sono anni che sottolineano la totale incapacità del comune nella riscossione e le performance deludenti rispetto alle altre città anche del mezzogiorno, proprio per quel che riguarda la riscossione e la capacità di spesa. 

Le destre ieri hanno dato sfoggio della loro opposizione ormai antica nel Consiglio Comunale napoletano con gli interventi consiliari del leghista Vincenzo Moretto, di Marco Nonno e di Andrea Santoro per Fratelli d’Italia ed il solito impegno deciso e fermo dei membri del gruppo azzurro di Forza Italia .

Il Partito Democratico resta critico, naturalmente sempre a suo modo, con i distinguo di corrente e di opinione, “pagheremo debiti fino al 2044.Questo lascia la giunta De Magistris alla città di Napoli. Diciamolo con chiarezza, un disavanzo che pagheranno i nostri nipoti, una roba da brividi…,” si legge sulla bacheca Facebook di Diego Venanzoni, consigliere comunale dem.

I 5 Stelle hanno continuato a fare opposizione in Consiglio Comunale anche se le parole di oggi del Sindaco de Magistris in difesa del Vicepremier mostrato un tentativo di avvicinamento in vista delle europee e delle regionali. De Magistris, che non è certo famoso per essere un garantista, oggi ha dichiarato che c’è “una oggettiva attenzione spasmodica per colpire Di Maio”. 

Ora che il bilancio è stato approvato, il Sindaco ricomincia a sistemare i tasselli di quel puzzle che dovrà completare tra incarichi e poltrone per arrivare pronto, con una maggioranza compatta e fedele, all’appuntamento delle europee che sarà il primo vero banco di prova della sfida con Vincenzo De Luca per il governo della Regione, proprio in vista di questo scontro, che ha tutti gli ingredienti dell’armageddon, il flirt con i 5 Stelle diventa fondamentale per avere una chance di emergere tra un centrodestra ancora frastagliato e un centrosinistra che non c’è e che difficilmente potrà farsi trovare pronto per la sfida del 2020.