Sprechi sulla pelle dei malati, Ciarambino attacca De Luca

L'esponente del M5S segnala alla Corte dei Conti il caso degli angiografi del "Pascale"

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

Sprechi sulla pelle dei malati. Altro che rivoluzione. La sanità in Campania offre ancora un'immagine negativa fatta di investimenti sbagliati e inefficienze. Parola di Valeria Ciarambino, la donna dei Cinque Stelle, che tre anni fa ebbe il coraggio di sfidare il governatore De Luca nella battaglia elettorale per le Regionali. Oggi firma un affondo contro il rivale, denunciando il caso del Pascale di Napoli. “Oggi – annuncia la Ciarambino - sulla stampa si parla delle richieste delle Regioni al Governo di avere più fondi per la sanità, 2 miliardi invece di 1 miliardo. Benissimo, visto che i precedenti governi hanno tagliato miliardi alla spesa sanitaria. Ma siamo proprio sicuri che il problema sia solo quello del maggiore finanziamento?”. L'interrogativo è, naturalmente, retorico. Non a caso la Ciarambino parla di “un fatto vergognoso di cui mi sto occupando da oltre 2 anni, con una prima interrogazione risalente ormai al 2016”. L'esponente del M5S fa riferimento all'Istituto dei tumori “Pacale” di Napoli dove “nel 2013, a seguito della rottura irrimediabile dell'unico angiografo digitale dedicato ai pazienti oncologici, sono stati acquistati 2 angiografi digitali per un costo complessivo di circa 1MILIONE E 800MILA EURO. A ciò si è aggiunta una spesa di circa 600MILA EURO per adeguare gli spazi capaci di accoglierli. Nel frattempo, visto che gli angiografi sebbene acquistati, non venivano installati e resi funzionanti, il reparto di Radiologia interventistica ha continuato ad operare noleggiando un angiografo mobile, meno performante di quelli fissi, al costo di 1700EURO al mese fino poi a dover indirizzare i pazienti verso altre regioni, con costi per il Servizio Sanitario regionale di circa 30MILA EURO per ciascuna tromboembolizzazione eseguita, che sono andati ad ingrassare le casse di altre regioni”. “Ci risulta – accusa la Ciarambino - che i lavori di adeguamento strutturale per accogliere gli angiografi non siano stati ancora ultimati. Ma vi rendete conto che vergognoso spreco di denaro pubblico sulla pelle dei malati di tumore? E il problema sarebbe che non ci sono i fondi? Oltre a una nuova interrogazione già presentata, stiamo preparando un esposto alla Corte dei conti”, sentenzia la Ciarambino, decisa ad andare fino in fondo in questa nuova storia di malasanità.