Blitz dei collettivi: salta il convegno di D'Alema e Camusso

Oggi a Napoli

Napoli.  

I giovani dei collettivi studenteschi e dei centri sociali hanno lasciato l'aula dell'università Federico II che nel primo pomeriggio avevano occupato bloccare, evitare lo svolgimento di un convegno con Massimo D'Alema e Susanna Camusso. Una volta annullata l'iniziativa i ragazzi hanno lasciato l'aula.Circa cento i manifestanti.

Il segretario della CGIL Susanna Camusso si è dovuta allontanare dall'edificio dell'università Federico II di Napoli accompagnata dal grido degli studenti "jatevenne" (andatevene, ndr). La Camusso aveva raggiunto l'ingresso dell'università Federico II di Napoli su via Nuova Marina dove era, appunto, previsto un dibattito con la sua partecipazione e quella di Massimo D'Alema. 

"Quando si impedisce a delle persone di discutere liberamente si fa un danno a tutti. Mi dispiace che non si possa discutere". Questo il commentoreso dalla leader della Cgil. 

Sono tante le manifestazioni di solidarietà per i due protagonisti del convegno. 

« È grave che venga impedito a qualcuno di parlare: a Napoli oggi è stato leso non solo un diritto costituzionale, ma lo stesso fondamento della democrazia. A Susanna Camusso e Massimo D'Alema va la mia piena solidarietà». Lo scrive su Facebook Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico e responsabile del dipartimento sicurezza.  «Ho sempre pensato che le idee, anche quando sono diametralmente opposte alle proprie, debbano trovare uno spazio per essere espresse, ancor più in un'università, luogo di crescita culturale, di dialogo e di confronto. La mia solidarietà e quella della segreteria regionale a Susanna Camusso e Massimo D'Alema, ai quali oggi a Napoli è stato negato un fondamentale diritto costituzionale», scrive il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione.

«Quanto è accaduto oggi è un sintomo preoccupante di una situazione nella quale sempre più frequentemente si impedisce il libero confronto delle opinioni e delle idee», si legge in una nota diffusa dalle segreterie della Camera del lavoro di Napoli e della Cgil Campania, in merito all'annullamento del convegno previsto all'Università e in occasione del quale vi sono state proteste e contestazioni da parte di appartenenti a collettivi studenteschi e centri sociali. «La differenza di vedute, per la Cgil - continua la nota - è una ricchezza, rispetto alla quale restiamo sempre aperti al confronto, che per essere tale deve potersi svolgere nel rispetto reciproco. Sarebbe auspicabile, che tutte le istituzioni condividano questa preoccupazione e agiscano di conseguenza per continuare a far essere Napoli un luogo di civiltà e di confronto coerente con la sua storia».

Siep