di Simonetta Ieppariello
Il voto delle comunali in provincia di Napoli accerta un dato: il Pd ha retto e bene attestandosi al 16%. Ma le anime interne al partito continuano ad essere in lotta. Senza sconti.
I Dema, di certo, sono delusi per aver portato a casa un magro 5.5%, molto meno rispetto ad una campagna elettorale interessante. Ma per il leader de Magistris il risultato serve per riflettere sul futuro, magari puntanto ad un maggiore e sempre più intenso radicamento con i territori locali.
Intanto Forza Italia riprende campo e quota e dopo un risultato che racconta una spinta propulsiva punta a nuove alleanze. Magari con i moderati.
E nel Pd, intanto, si pensa già ai congressi. Il riassetto deve essere generale, con in mano la mappa dei nuovi sindaci e nuovi esecutivi. Sullo sfondo lo scisma interno. Da poco tempo consumato e da ricucire con solidi legami che evitino una nuova lotta intestina. E poi il nodo dei rapporti con il Governatore. Gli equilibri con il presidente De Luca faranno da ago serio di una bilancia, che vede sul piatto le segreteria provinciali da affidare.
Ad incrinare i rapporti ora c'è il caso del partito-movimento del governatore. Che se contribuisce al risultato quasi bulgaro di Cuomo e Figliolia a Portici e Pozzuoli, dall'altro quasi sicuramente costringerà il Pd al ballottaggio a Torre Annunziata.
Il Tribunale continua a fare i contri. Per la terza volta si contano le preferenze che decideranno se il democrat Enzo Ascione può essere proclamato sindaco. Altrimenti, via al ballottaggio. Tra 15 giorni.
Ascione, candidato ufficiale del Pd, per una ventina di voti di scarto potrebbe (ma si saprà solo oggi al quarto riconteggio) doversi infilare in un ballottaggio contro Ciro Alfieri, competitor vicino ai deluchiani.
La grande vittoria c’è stata a Portici, dove il senatore Enzo Cuomo ritorna in sella dopo quasi una legislatura a palazzo Madama, e Pozzuoli, dove Vincenzo Figliolia è il sindaco uscente. E, qui, i due vincono con percentuali altissime: 65,60 il primo, 71,26 il secondo. Il tutto lasciando al centrodestra ed ai grillini solo le briciole.
Altrove, invece, il quadro non è così roseo e il Pd si attesta attorno al 20 per cento. Non di più.
Poi c’è la lotta con il popolo degli arancioni. Due ballottaggi all’orizzonte che vedono schierati un democrat e un dema. Ad Arzano i democrat (con Gennaro De Mare) sono costretti al ballottaggio contro Fiorella Esposito, candidata di una coalizione formata da Dema e tre civiche riconducibili a Mdp.
Il sindaco Luigi De Magistris, dunque, sorride per i risultati di Arzano e Bacoli, i due comuni in cui la sua lista DemA arriva al ballottaggio. Ad Arzano la sua candidata Fiorella Esposito chiude al primo posto con il 41,69%: quattro le liste in suo appoggio, con DemA che dà il contributo maggiore raccogliendo il 14,57%. Esposito sfiderà Gennaro De Mare, che ha alle spalle una coalizione di centrosinistra incluso il Pd.
A Bacoli, il sindaco uscente Josi Della Ragione ha raggiunto il 30,48% degli elettori, mentre Giovanni Picone, sostenuto anche qui dal Pd, chiude al 36,44%. In questi due comuni si consumerà l'eterno scontro tra arancioni e democrat.