Abusivismo: stop alle ruspe. Passa la legge salva Campania

Ed è di nuovo polemica

Napoli.  

 

di Siep

E fu via libera alla legge sull’abusivismo edilizio. Il primo che fa risorgere vecchie speranze a migliaia di cittadini campani. Stop alle ruspe all'orizzonte. Ieri pomeriggio Palazzo Madama ha approvato il testo – con due modifiche sostanziali rispetto alla prima versione - con 142 voti a favore, 51 contrari e 7 astenuti sulla materia.  

È la norma ribattezzata ‘legge Falanga’ dal nome del primo firmatario, il senatore di Ala. Ora c'è attesa per i ritorno della legge alla Camera, per l’ok definitivo. Tra le grosse novità il fatto che sarà valida anche per il 2017, essendo ormai a metà anno. Rimodulati nei termini i criteri per buttare giù i manufatti fuori legge. Sarà stilata una nuova classifica di priorità e non potrà subire una demolizione chi abita in una casa abusiva senza alloggio alternativo. 

La nuova legge sulla demolizione degli edifici abusivi proposta in Senato dal verdiniano Falanga prevede che vi sia un sistema a doppio binario per il provvedimento, confermando quello attualmente in vigore. La demolizione per abuso edilizio è infatti autorizzata da un giudice nel caso in cui l’amministrazione competente, quindi Comune, Regione o Prefettura, non abbia provveduto ad effettuarla secondo l’iter amministrativo previsto (si vedano anche i tempi di prescrizione del reato di abuso).

 questa legge non è un condono e non ha nulla a che vedere con il sistema condonistico del nostro ordinamento, ma stabilisce solo la gradualità con cui la Procure possono procedere alla demolizione degli abusi edilizi. 5 ampie fasce per salvaguarda l’abusisivimo di necessità, ma soprattutto utilizzare i fondi a disposizione per demolire prima le opere incompiute, i ruderi e le speculazioni camorristiche o d’affari e poi, man mano che la gradualità procede, le abitazioni stabilmente occupate da civilissimi cittadini.

“L’approvazione del Ddl sugli abbattimenti è un atto di giustizia sociale, un risarcimento, seppur minimo, dovuto ai tanti cittadini campani, unici in Italia ad essere stati tagliati fuori dalla sanatoria del 2004”. Lo afferma il Presidente del gruppo di Forza del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro, per il quale “chi parla di condono mascherato o non ha letto la legge oppure è in mala fede”. “Un gande risultato dei nostri parlamentari campani, una vittoria sull’incapacità dei governi della sinistra e sulla demagogia dei pseudo-ambientalisti che di tutto si sono preoccupati fuorché di garantire il diritto alla casa ai cittadini, soprattutto in Campania”, conclude il Capogruppo regionale campano di Forza Italia.

“Non si tratta di una norma salva furbi. Semmai rappresenta un’azione risarcitoria nei confronti dei cittadini campani a cui fu impedito da una norma regionale (Bassolino Pd) poi dichiarata incostituzionale, il condono del 2004 garantito in ogni altra parte d’Italia. Con questa legge, graduando e misurando talune priorità sarà possibile di fatto, sine die, evitare costosi, ingiusti e talvolta anche dannosi abbattimenti. Forza Italia della Campania vince così una battaglia posta in campo da oltre dieci anni e la spunta contro demagogie pseudoverdiste e populismi giustizialisti. Nessun ammiccamento a furbi e deturpatori del nostro paesaggio, nulla a favore delle grandi devastazioni idrauliche e geostatiche. Si, invece, a rendere i cittadini italiani uguali: i campani che non hanno potuto fruire del condono oggi possono trarre un respiro di sollievo”. Così i parlamentari campani di Forza Italia in relazione all’approvazione della legge “Disposizioni in materia di priorità per l’esecuzione di procedure di demolizioni di manufatti abusivi”.

E sul tema del condono riesplode la polemica. 

"La Campania è stata defraudata, rispetto a tutte le altre regioni d'Italia, dai benefici del condono della legge Berlusconi. Ricordo che l'allora governatore Bassolino impugnò la legge e chi ha dovuto sanare è stato costretto a farlo pagando oneri con un costo doppio rispetto a quelli affrontati nelle altre regioni. Evidentemente i campani sono figli di un dio minore". Così nel suo intervento in Aula nell'ambito della discussione sul Ddl Falanga sugli abusi edilizi, il senatore del gruppo ALA-SC Vincenzo D'Anna. "Ricordo - spiega - che non si tratta di un fatto meridionale perché l'ultimo condono se lo sono preso in Emilia Romagna nel silenzio dei moralisti alle vongole che ogni qualvolta c'è qualcosa che riguarda il Sud fanno sentire forte la loro voce". "Mettiamoci d'accordo - aggiunge D'Anna - esiste forse la morale elastica? Eppure c'è un'ampia casistica, al riguardo, di casi clamorosi legati a personalità famose che pure sono stati condonati nel silenzio degli ambientalisti! La verità è che parlare oggi di condono non è possibile. E poi: ok, abbattiamo le case, ma il materiale di risulta in quale discarica andrà a finire? Trasformeremo forse Capri ed Ischia in discariche a cielo aperto oppure lo porteremo Palazzo Chigi?".