Falsi candidati, primo indagato: è un consigliere uscente

L'inchiesta su Listopoli, il reato ipotizzato è violazione della legge elettorale

Salgono a 9 i casi della lista della Valente. Epifani (Pd) a Napoli: vicenda gravissima, il partito non può rimanere in silenzio

Napoli.  

Le indagini del pm Stefania Buda proseguono velocemente ma ogni giorno che passa l'inchiesta sui candidati fantasma riserva sorprese e la sensazione è che siamo solo all'inizio. Nel frattempo però il primo nome è stato iscritto nel registro degli indagati.

Sarebbe stato un consigliere comunale uscente di Napoli ad aver autenticato le candidature false al centro dell'inchiesta della procura di Napoli. Il reato ipotizzato è per ora violazione della legge elettorale per aver certificato alcune candidature all'insaputa degli interessati.
Gli inquirenti hanno accertato che la validazione delle candidature sarebbe avvenuta in un solo giorno, il 6 amggio del 2016. Il 7 maggio scadeva il termine ultimo per la presentazione delle liste.

L'inchiesta è concentrata su tre liste, ma è quella della deputata del Pd Valeria Valente, la civica Napoli Vale che rivela maggiori anomalie. I nomi di candidati ignari infatti salgono a nove su un elenco di 40 persone. Procura e Finanza hanno rintracciato ieri due profili in più di candidature con documenti falsi o inesistenti. A partire da domani, saranno ascoltati dal pm sia la Valente che il suo compagno ed ex assessore Gennaro Mola, che ha partecipato alla preparazione delle liste. La Valente ha dichiarato di non volersi dimetterse fino a qundo non sarà il Pd a chiederglielo. Ma dal Pd ancora nessuna posizione ufficiale. Per Guglielmo Epifani, ieri a Napoli a un convegno all'Hotel Ramada per fare il punto sulla delicata fase precongressuale che si apre nel partito, è necessario che il pd napoletano apra subito una discussione.

“La fase congressuale doveva aprirsi già all'indomani della batosta elettorale a Napoli che ci ha visti uscire sconfitti. Ora, dopo questa vicenda gravissima – dichiara l'ex segretario del Pd – il Pd non può restare in silenzio”