Fisco, banche e usura: fallimenti a raffica al Cis di Nola

Un dossier dettagliato sarà presentato il 21 giugno da Confedercontribuenti

Nola.  

Nato nel 1986, ed inaugurato dal Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, Bettino Craxi, il Cis di Nola ha rappresentato per lungo tempo speranze e possibilità di sviluppo dell’intera area nolana. Costruito su una superficie di 1 milione di metri, si presentava come uno dei maggiori sistemi di distribuzione commerciale in Europa, capace di di divenire punto di riferimento per operatori nazionali ed internazionali.

Una situazione che è mutata nel tempo, come sottolineano da Confedercontribuenti: «Oggi 100 soci risultano insolventi e una trentina sottoposti a procedura fallimentare». A seguito delle segnalazioni pervenute circa i presunti ingiusti fallimenti delle imprese del CIS di Nola, il centro all’ingrosso più grande d’Europa, Confedercontribuenti vuole «dare voce a tutta l’imprenditoria italiana continuamente vessata da fisco, usura bancaria e criminale, presentando il dossier preparato che sarà consegnato alle forze dell’ordine e giudiziarie al fine di fare chiarezza su eventuali fatti illegittimi».

Il dossier sarà oggetto di un incontro fissato al prossimo 21 giugno, ore 11, presso Holiday Inn – Centro Direzionale. Interverranno Carmelo Finocchiaro (Presidente Nazionale Confedercontribuenti), Enzo Pisano (Confedercontribuenti-Campania), don Aniello Manganiello (Fondatore Associazione Ultimi) e Pino Masciari (fondatore Associazione Legalità Organizzata). 

 

Redazione Na