Affitti brevi, da Atex la richiesta al sindaco di Sorrento di un regolamento

Il problema investe tutte le città turistiche, chiesto di inserire Sorrento nel tavolo ministeriale

affitti brevi da atex la richiesta al sindaco di sorrento di un regolamento

La situazione è praticamente sfuggita al controllo per il proliferare di strutture che con l'affitto breve aggirano la normativa e omettono anche l'integrale versamento della tassa di soggiorno

Sorrento.  

Dal mondo dell'extralberghiero sorrentino è stato rivolto un appello al sindaco Massimo Coppola affinchè regolmenti gli "affitti brevi" chiedendo al Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, di istituire un tavolo ad hoc con i comuni che vivono con particolare criticità questa problematica stante anche l'abnorme numero di strutture che operano nel settore.
Atex, l'associazione degli extralberghieri, ha chiesto a Coppola di avviare un confronto col sindaco di Rimini che per fronteggiare questo problema ha formulato delle precise proposte.

"Siamo sicuri che il Sindaco di Sorrento raccoglierà il nostro appello. Massimo Coppola è sempre stato sensibilissimo a questo problema e alla necessità di regolamentare il settore extralberghiero e soprattutto gli affitti brevi - spiega Sergio Fedele - Come Atex siamo stati sempre in prima linea convinti che l'attuale situazione penalizzi in primis gli operatori in regola. Mesi fa presentammo le nostre proposte alla Consulta del Turismo di Sorrento. La stessa cosa abbiamo fatto in occasione della nostra partecipazione ad un Commissione Sicurezza del Comune di Napoli. Abbiamo inoltre presentato tabelle analitiche che dimostrano come a Sorrento i coefficienti di densità ricettiva abbiano superato di 4 volte i valori tollerabili. Occorre intervenire subito".

Un'emergenza anche sociale per la sottrazione di immobili alle locazioni ordinarie

Il problema degli affitti brevi si sta ponendo in tutt'Italia come una nuova emergenza dai risvolti anche sociali per l'enorme sottrazione di immobili al mercato delle locazioni e nello stesso tempo per l'implementazione dell'offerta di ospitalità turistica che sta stravolgendo le regole e soprattutto creando una concorrenza che spesso cela anche situazioni di abusivismo e di omissione di versamento della tassa di soggiorno.
Spiega Fedele: "Si deve partire, senza esitazione, con gli Affitti Brevi che devono essere considerati imprese a tutti gli effetti con l'obbligo della Scia comunale e del Codice Identificativo regionale. È importante che il Sindaco Coppola riesca a far includere Sorrento nell'ambito del Tavolo della regolamentazione delle strutture ricettive recentemente annunciato dal Ministro Santanchè.  Altrettanto importante è il fatto che il Comune di Sorrento si confronti con il Comune di Rimini per conoscere e valutare le proposte messe in campo dal Comune emiliano. La difesa del turismo in penisola sorrentina e della qualità di vita dei suoi residenti passa attraverso queste indispensabili regolamentazioni".

L'affitto breve può durare massimo 30 giorni e l'immobilie deve essere dicharato e registrato

L'affitto breve indica una locazione temporanea che puà essere rinnovata concedendo in affitto la tua casa per periodi limitati: da qualche notte, senza vincolarti con i classici contratti di affitto (4 anni più 4 anni) fino a 30 giorni. Qualsiasi proprietario può decidere di affittare la propria casa per periodi brevi, rispettando le regole.
Dal 2021 è entrata in vigore una nuova normativa applicata dall'Agenzia delle Entrate: il contratto non può superare la durata dei 30 giorni e a differenza dei B&B l'appartamento viene effettivamente concesso per intero e a tutti gli effetti all'affittuario.
Chi non rispetta le regole previste può incorrere in una sanzione fino a 10mila euro. Gli immobili destinati agli affitti brevi vanno registrati in un'apposita banca dati con l'indicazione di tutti i requisiti e l'assegnazione di un codice che varia a seconda della regione.