Turismo in Campania, Fiaip: volano le locazioni brevi

Il report delle Federazione italiana agenti immobiliari presentato a Napoli

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Napoli.  

L’immobiliare si conferma un settore sempre più strategico per la crescita del turismo. E’ quanto è emerso dal report immobiliare nazionale Fiaip sulle locazioni brevi ad uso turistico delle principali città italiane. La presentazione è avvenuta a Napoli, presso il centro congressi della stazione marittima, alla presenza del presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini che ha sottolineato come i settori immobiliare e turistico sono sempre più interconnessi, “contribuendo in maniera determinante alla crescita economica del sistema Paese cubando, insieme, oltre il 35 per cento del pil nazionale.

E’ necessario che il legislatore non ostacoli ma, al contrario, sostenga e incentivi il comparto delle locazioni brevi che, oggi, rappresenta sempre più un ulteriore importante elemento di attrattività per il turismo». Presente all’incontro anche il presidente del Centro Studi Fiaip Francesco La Commare che ha sottolineato come sia significativo registrare la scelta del turista per la locazione breve sia dettata, non tanto da motivi di risparmio ma dall’esigenza di maggiore autonomia e libertà». 

Durante la presentazione, il vice presidente del Centro Studi Fiaip Osvaldo Grandin, insieme al vice presidente nazionale Fiap Leonardo Piccoli, al presidente di Confassociazioni real Estate e alla presenza dell’assessore alle attività produttive della regione Campania Antonio Marchiello, sono stati illustrati i dati della regione Campania. I rendimenti medi lordi delle case vacanze, tra il 5 e l'8%, offrono ai proprietari maggiori soddisfazioni motivando il costante aumento di coloro che intendono investire in immobili turistici, prevalentemente appartamenti, come forma di investimento.

La filiera turistica campana si compone prevalentemente di imprese che lavorano nella ristorazione (64,7%). Seguono le imprese specializzate in attività culturali/ricreative (11,4%), le imprese ricettive (10,0%) e le imprese di trasporto (8,5%); ultime sono le agenzie di viaggi (4,5%), che però superano la media nazionale di un +0,6%.