Questa mattina un gruppo di lavoratori di Capri che aderisce al sindacato USB dell'ATC, l'Azienda di trasporto pubblico su gomma, ha messo in atto nei pressi del capolinea dei bus in piazza Martiri D'Ungheria una manifestazione di protesta poiché da due mesi non vengono pagati gli stipendi. I lavoratori si sono posizionati presso il capolinea dei bus di Piazza Ungheria ed hanno esposto un grosso striscione sul quale si leggeva: ”Con le parole e la solidarietà non si mangia, siamo stanchi di lavorare senza essere pagati".
Una mancanza grave ed inaccettabile che prende forma in un momento già difficile per i lavoratori che dal 6 marzo, per effetto della grave condizione socio-economica-sanitaria che ha colpito l’Italia, sono stati messi in cassa integrazione per un periodo di nove settimane, con inevitabili perdite salariali.
Oltre al danno la beffa. Nel frattempo i dipendenti della società, pur senza essere retribuiti, stanno continuando a svolgere regolarmente il proprio lavoro con dedizione e senso del dovere, nonostante la mancanza di idonee misure di sicurezza a salvaguardia della salute degli operatori previste dalle normative e protocolli nazionali.
“Non possiamo più venire a lavorare senza essere retribuiti – afferma Francesco Chierchia RSA del sindacato USB LAVORO PRIVATO – ogni mese abbiamo le bollette e i mutui da pagare e questa condizione sta generando un forte clima di tensione tra la categoria. Bisogna fare presto, tra qualche giorno non riusciremo più mettere il piatto a tavola. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, a cominciare dalla nostra amata azienda alla quale non abbiamo mai fatto mancare la nostra disponibilità”.
"Sempre di più la gestione privatistica dei servizi rappresenta un grave danno sia per i cittadini che per i lavoratori – dichiara Adolfo Vallini dell’Esecutivo Provinciale USB – sono anni che proponiamo la nascita dell’Azienda Unica Regionale dei trasporti, con gestione trasparente e partecipata dei cittadini, impegnando le migliori competenze tecniche e le giuste energie finanziarie. Ai lavoratori dell’ATC vanno immediatamente riconosciuti gli stipendi e i ticket arretrati, il datore di lavoro ha l’obbligo di corrispondere la paga.
La situazione è diventata inaccettabile. La Città Metropolitana di Napoli, senza indugio alcuno, dovrebbe attivare il previsto intervento sostitutivo, pagando direttamente i lavoratori”.