Unimpresa Campania, De Luca intervenga su sanificazione negozi

La richiesta dell'associazione datoriale che conta 10mila imprese in regione

unimpresa campania de luca intervenga su sanificazione negozi

Rizzuto: "Chi deve aprire sono due mesi che non incassa, è quindi impensabile che un piccolo o piccolissimo imprenditore, possa sobbarcarsi anche le spese sanitarie".

Napoli.  

"La Pandemia da Coronavirus ha portato sconvolgimenti sociali ed economici ad una Italia già provata dalle difficoltà strutturali di un ambiente produttivo sempre più povero e privato degli strumenti istituzionali decisivi alla sua crescita. A pagarne le conseguenze, tanto per cambiare, il Mezzogiorno d'Italia con la Campania regione capofila di un malumore che si è spostato dalle grigie stanze di Palazzo Chigi a quelle ovattate di Palazzo Santa Lucia, sede della Giunta regionale. Il settore imprese, gravemente indebolito da questa situazione di stallo, e con delle 'aperture non aperture' e delle garanzie farlocche in merito alla pioggia di fondi di cui fin a questo momento non s'è visto nemmeno il bagliore, è quello che più di tutti certifica il disastro provocato da scelte dubbie e per alcuni versi incomplete".

Ne è fermametne convinta Unimpresa Campania che in regione rappresenta oltre 10mila imprese. L'associazione datoriale nazionale, ha inviato una missiva al governatore De Luca nella quale si chiedono "ulteriori provvedimenti a sostegno delle Micro e Piccole Imprese per far fronte all’ennesimo impegno economico necessario per la sanificazione negli ambienti di lavoro e i vari adeguamenti collegati all’emergenza." La richiesta di Unimpresa, spiega il segreatario regionale Luciano Rezzuto, "è un'ulteriore conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto fin dall'inizio: le misure vanno chiuse e rese certe per ogni intervento individuando non solo i beneficiari, ma anche la categoria economica sovvenzionabile di appartenenza. ". E' più che giusto - ha poi concluso Rezzuto - che sia l'Ente Regione a farsi carico delle spese di sanificazione dei locali commerciali, anche in considerazione del fatto che chi deve aprire sono due mesi che non incassa, è quindi impensabile che un piccolo o piccolissimo imprenditore, possa sobbarcarsi anche le spese  sanitarie".