L’aeroporto di Napoli verso emissioni zero

La Gesac ha aderito alla risoluzione NetZero2050 che prevede l’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica.

Napoli.  

Anche l’industria aeroportuale europea dimostra sensibilità nei confronti delle questioni climatiche che sono, oggi a livello globale, al centro del dibattito pubblico. La Gesac, che gestisce l’aeroporto di Napoli, ha aderito ad una risoluzione che prevede l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica. 

Il settore, a livello europeo, si è impegna, infatti, a raggiungere un livello di emissioni nette di anidride carbonica pari a zero, al più tardi entro il 2050. Attraverso la risoluzione NetZero2050, annunciata da Aci Europe, l'Associazione dei gestori aeroportuali europei, nel corso del ventinovesimo congresso annuale e assemblea generale, a Cipro. La risoluzione è stata sottoscritta, ad oggi, da 194 aeroporti di 24 Paesi europei, con il supporto anche di diverse Associazioni nazionali dei gestori aeroportuali europei. Per l'Italia, la risoluzione, supportata direttamente anche da Assaeroporti, l'Associazione italiana dei gestori aeroportuali, ha già visto l'adesione di: Adb (Aeroporto di Bologna), Adr (Aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino), Gesac (Aeroporto di Napoli), Gesap (Aeroporto di Palermo), Sacbo (Aeroporto di Milano Bergamo), Sagat (Aeroporto di Torino), Save (Aeroporto di Venezia) e Sea (Aeroporti di Milano Linate e Malpensa). Sulla base degli attuali volumi di traffico negli aeroporti europei, Sea stima che questo impegno porterà ad eliminare, nel 2050, 3,46 milioni di tonnellate di emissioni annue di anidride carbonica.