VIDEO | Asi Caivano: dopo 20 anni di degrado, ora nuove sfide

I progetti del presidente del Consorzio, Giosy Romano, e l'intraprendenza dell'imprenditore Navas

Caivano.  

Rilanciare la zona industriale di Caivano e ripristinare uno stabile rapporto con il Consorzio Asi. E' questo il senso dell'incontro tenutosi ieri mattina con gli imprenditori dell'area nord di Napoli presso l'Asi Center di Caivano. Un brindisi di fine anno trasformatosi in un vero e proprio bilancio delle attività, che ha visto per protagonisti il presidente del Consorzio, Giuseppe Romano, e l'imprenditore Nino Navas, delegato Asi Caivano.

«Ho voluto fortemente fare qui, all'Asi Center, lo scambio degli auguri per dimostrare come anche quest'area totalmente abbandonata da oltre un ventennio, oramai vandalizzata, possa essere recuperata e diventare fruibile per le imprese», ha affermato il presidente Romano. «Il programma del 2017 - ha poi aggiunto - prevede il recupero di tutti e sette gli agglomerati industriali della provincia di Napoli, e il recupero per ciascuno di essi di quelle che sono le funzioni essenziali: viabilità pubblica illuminazione, toponomastica e servizi alle imprese». 

Gli fa eco Nino Navas: «Bellissima mattinata: dopo tanti anni, finalmente, noi imprenditori abbiamo avuto l’occasione per condividere lo scambio di auguri insieme alla nuova dirigenza dell’Asi – Napoli. E’ stato un momento di grande unità e la scelta dell’Asi Center – Caivano, come luogo di incontro per tutti gli agglomerati industriali per il tradizionale appuntamento natalizio, rappresenta simbolicamente il cambiamento in atto nella gestione dell’Asi. Il tempo per ripartire con serietà, efficacia, dignità, è arrivato, ed il rilancio del Centro Servizi di Caivano, completato oltre quindici anni fa e poi abbandonato senza che lo stesso sia entrato mai in funzione, esprime in maniera plastica questo nuovo corso. Un ringraziamento particolare a tutte le maestranze che hanno permesso il raggiungimento di questo primo importante obiettivo, convinti che in tempi ragionevoli, con il contributo di tutti, l’intera struttura possa divenire pienamente funzionante».