La sicurezza della “macchina da festa” al centro della programmazione della Fondazione per la prossima kermesse targata 2017. L’obiettivo è quello di una tutela effettiva degli obelischi che negli ultimi hanno subito un processo di “assottigliamento” della struttura che, oltre alla perdita dei valori legati alla tradizione e all’identità, rischia, se non arrestato in tempo, di rendere pericoloso lo stesso trasporto. Nell’edizione appena trascorsa, l’allontanamento da quelle che sono le misure canoniche del Giglio è stato quanto mai evidente ed ha provocato non pochi problemi di carattere tecnico. Una situazione che ha inevitabilmente acceso il campanello d’allarme spingendo la Fondazione, subito dopo la conclusione della Festa, a correre ai ripari.
Ad essere convocati intorno ad un tavolo per tracciare un percorso condiviso sono stati i costruttori e le paranze. Insieme alla Fondazione si è convenuti sulla necessità di un intervento a tutela delle macchine. Il punto di partenza è costituito dalla delibera numero 13 del 2002 dell’Ente Festa che fissa le misure canoniche alle quali attenersi per la costruzione dei Gigli. In relazione a questo documento i costruttori hanno avanzato dei suggerimenti e delle deroghe che tengano conto anche delle evoluzioni intervenute nel tempo. Si tratta di misure inferiori a quelle canonizzate nella citata delibera dell’Ente Festa ma superiori a quelle che vengono praticate attualmente. La Fondazione a tal proposito ha dato incarico ad un ingegnere strutturista, Mario Arienzo, di redigere un elaborato tecnico – scientifico per verificare la resistenza delle parti delle macchine maggiormente sollecitate nel corso della “ballata” e stabilire conseguentemente quali siano le misure che garantiscono reali margini di sicurezza.
Il lavoro di Arienzo sarà consegnato entro il 15 settembre e sino a quella data i costruttori si sono impegnati a non acquistare il materiale necessario per la realizzazione degli obelischi. Presente agli incontri svoltisi in questi giorni anche il sindaco Geremia Biancardi a testimonianza di una precisa convergenza di intenti nel raggiungere l’obiettivo di macchine che siano realmente sicure e che al tempo stesso rispecchino l’identità e la peculiarità della Festa dei Gigli.
«Abbiamo intrapreso un percorso condiviso – afferma Raffaele Soprano, presidente della Fondazione Festa dei Gigli – al termine del quale siamo fiduciosi di arrivare ad un’efficace tutela della macchina sia sul piano dell’identità sia su quello della sicurezza. Raggiunto questo obiettivo ci dedicheremo all’aspetto legato alla musica per elevarne la qualità affinché la stessa rispecchi maggiormente lo spirito della tradizione e al tempo stesso sia all’altezza di una kermesse che gode del sigillo Unesco».