“Imporre alla comunità di Sant’Agnello un ospedale dal forte impatto ambientale e territoriale, senza alcuna considerazione per le strutture sanitarie già esistenti, è un errore grave.
La sanità in Penisola Sorrentina è in una situazione di stallo, mentre gli ospedali di Sorrento e Vico Equense restano quasi inutilizzati. Servono investimenti per il recupero delle strutture esistenti e il potenziamento del personale sanitario, non nuovi progetti calati dall’alto.”
Così Mari Muscarà, consigliera indipendente della Regione Campania, interviene sulla questione del nuovo Ospedale di Sant’Agnello, oggetto di un’interrogazione presentata alla Giunta regionale.
“La sentenza del Tar - prosegue Muscarà – non impone la realizzazione del nuovo ospedale, anzi, ha riconosciuto le osservazioni avanzate dal Comune di Sant’Agnello, dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste WWF, Italia Nostra e Legambiente, che da tempo contestano un progetto che tra l'altro non rispetta le norme di legge dei Criteri ambientali minimi, in particolare per non aver verificato obbligatoriamente la possibilità di utilizzare le strutture esistenti e di non aver rispettato l'obbligo di lasciare permeabile il 60% della superficie, distruggendo anche un'area ad agrumeto di alto valore paesaggistico". Tuttavia, nonostante ciò, Regione e Commissario Straordinario non hanno ancora riconvocato la Conferenza dei Servizi, lasciando tutto in sospeso.”
La consigliera sottolinea come la vera emergenza sanitaria della penisola sorrentina sia la mancanza di servizi adeguati nei presidi già esistenti: “Invece di insistere su un progetto che continua a incontrare ostacoli, la Regione dovrebbe concentrarsi sul rilancio degli ospedali già presenti, integrandoli con il distretto sanitario di Sant’Agnello e prevedendo un serio piano di potenziamento della medicina territoriale.
Inoltre, la prevista trasformazione delle nuove Terme di Castellammare di Stabia in Polo Ospedaliero potrebbe rappresentare un'opportunità per la rete sanitaria della zona. Chiedo alla Giunta regionale di chiarire se intenda finalmente cambiare rotta e destinare le risorse necessarie al potenziamento delle strutture esistenti, per garantire ai cittadini e ai turisti della Penisola Sorrentina un sistema sanitario efficiente e all’altezza delle loro esigenze” - conclude Muscarà.