San Gennaro Vesuviano: "Raccontiamo la nostra storia per scrivere il futuro"

Il monito del sindaco Antonio Russo in occasione della secolare fiera

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L'evento più atteso dell'anno in paese

San Gennaro Vesuviano.  

Prodotti ed attrezzi tipici, rievocazioni storiche, approfondimenti culturali, spettacoli, valorizzazione del territorio e perfino la posa della prima pietra nel cantiere che ospiterà la nuova scuola per gli studenti dell’istituto Caravaggio: c’è tutto questo dentro la fiera di San Gennaro Vesuviano. 

Un evento che affonda le radici in una storia  ricordata con una rappresentazione suggestiva, proprio in occasione dell’appuntamento inaugurale.

In principio fu il Marchese Scipione Pignatelli, signore di Palma e Lauro, a trasformare  la festa in onore di San Gennaro in una Fiera che fu subito indicata come modello organizzativo per l’intero territorio vesuviano.

Una reputazione che nel corso dei secoli non solo si è tramandata, ma si è anche rafforzata, tanto da favorire, in pieno ventunesimo secolo, la firma di un protocollo per la tutela e la valorizzazione della storica  manifestazione da parte di ventitré Comuni del territorio oltre che della Città Metropolitana di Napoli.

Ecco perché l’edizione 2024, la numero 411 della lunga sequenza che caratterizza l’iniziativa, si presenta con un format moderno, in grado di accendere i riflettori su un nuovo modo di intendere gli scambi commerciali delle origini con gli occhi sempre puntanti sulla sostenibilità e sul marketing dei territori.

Uno stile contemporaneo che però non rinuncia a rievocare il canovaccio del passato quando la manifestazione veniva coordinata dal  "Catapano", il maestro di  Fiera investito dall'autorità feudale.
 
E’ così che ieri la comunità si è riunita in un momento religioso con la solenne celebrazione liturgica  nella chiesa conventuale, presieduta dal vescovo di Nola Francesco Marino e dal parroco don Aniello Nappi.

Il convento francescano è diventato anche la location della cerimonia di investitura del Catapano che ha preceduto la processione di San Gennaro, patrono della città ed il corteo storico per le strade cittadine.
Poi il taglio del nastro da parte del sindaco di San Gennaro Vesuviano, Antonio Russo con il Catapano Enrico La Marca, artigiano del ferro, il presidente del comitato Fiera Antonietta Carbone e la madrina della Fiera Michela Di Mauro. Infine l’apertura dell’area dedicata allo street food in Piazza Margherita.
Fino a giovedì 19 settembre, il programma della manifestazione proporrà appuntamenti in grado di soddisfare i gusti e le esigenze di visitatori oltre che della comunità ospitante.

Degustazioni di prodotti tipici con un focus dedicato al pesce azzurro ed alla Dieta Mediterranea declinato attraverso show cooking con chef stellati e  convegni e poi mostre ed esposizioni sulle arti ed i mestieri antichi del territorio: spiccano tra l’altro anche il cucito creativo, il pizzo macramè e le incisioni su legno.  A San Gennaro Vesuviano sarà presente anche la Regione Campania con un proprio stand espositivo.

“C’é tutta la migliore produzione del nostro territorio - spiega il sindaco di San Gennaro Vesuviano, Antonio Russo - che rivendica un’eredità culturale e tradizionale espressione non solo della nostra comunità, ma dell’intera area. E’ tutto qui il segreto di un appuntamento che si sussegue dal 1613 senza interruzione alcuna e senza mai perdere smalto e potere attrattivo. La Fiera è l’occasione per confrontarsi ed esprimere al meglio le potenzialità dell’intero territorio, attraverso un percorso di valorizzazione della sua storia  alla luce delle opportunità contemporanee”.