E' venuto a mancare Giuseppe Staiano, presidente dell'Associazione di Volontariato "Il Pellicano Televita"
nata negli anni ottanta e che ha rappresentato e rappresenta uno dei primi, riusciti esempi di associazionismo in campo socio-sanitario dell'area peninsulare e non solo.
Ricoverato all'Ospedale Cardarelli di Napoli per l'aggravarsi improvviso di una patologia è deceduto nel nosocomio partenopeo nella serata di domenica e la notizia si è immediatamente diffusa a Piano di Sorrento e in Costiera dando vita a una serie di testimonianze e di partecipazione al dolore non solo dei familiari e dell'Associazione, ma di un'intera comunità che ne ha apprezzato il lavoro in oltre quarant'anni di attività a fianco di ammalati e delle loro famiglie a colmare i tanti vuoti e le carenze del sistema socio-sanitario.
Tra i primi commenti quelli del vice sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Iaccarino: "Non riusciremo mai a restituirti tutto l’amore ed il bene ricevuto. Un amore e vicinanza che posso testimoniare personalmente, accarezzando il mio dolore, con discrezione e la donazione piena e totale di sè. Tutti quelli che hanno bussato alla tua porta hanno trovato una mano tesa, un aiuto, un consiglio, una risposta concreta. Vicinanza agli ultimi, gli esclusi, quelli senza sponsor o padrini. Le battaglie a difesa dei diritti del malato, dei sofferenti, per l’affermazione dei principi di solidarietà ed uguaglianza, senza cedere al rischio di assecondare i potenti di turno. Carissimo Peppino, amico caro e sincero, lasci un vuoto immenso. Da oggi siamo tutti più poveri, ma consapevoli che la tua partenza ha una unica destinazione: il Paradiso.
L'ex sindaco di Piano di Sorrento, il cardiologo Vincenzo Iaccarino, ha evidenziato: "La scomparsa di Peppino Staiano addolora l'intera comunità della Penisola Sorrentina e in questo momento non possiamo che stringere in un abbraccio i familiari e l'Associazione "Il Pellicano-Televita" per la scomparsa dell'uomo che è stato precursore delle politiche di volontariato in campo socio-sanitario.
Peppino ha sempre dimostrato, sin dall'inizio della sua esperienza, una grande consapevolezza e sensibilità nei confronti degli ammalati e delle loro famiglie che in lui e nella sua Associazione sapevano di poter contare in quei momenti più difficili che scandiscono la vita delle persone e dei nuclei familiari. Soprattutto nell'affrontare la difficoltà a garantire quel supporto assistenziale che Il Pellicano si prodigava di assicurare con uno spirito di abnegazione che tutti hanno potuto apprezzare almeno una volta.
Piangiamo la scomparsa di un uomo che non ha esitato anche ad assumere posizioni critiche, fuori dal coro, denunciando le disfunzioni del sistema socio-sanitario e sensibilizzando istituzioni e opinione pubblica sulla necessità di un impegno collettivo per essere accanto ai più deboli e bisognosi. Un impegno, il suo, che non ha mai avuto un secondo fine nè Peppino l'ha utilizzato come trampolino di lancio per un salto nella politica di cui è sempre stato controparte, a prescindere dalle persone e dalla colorazione politica.
Ci mancherai caro Peppino e soprattutto mancherai a quanti hanno conosciuto e apprezzato la tua disponibilità e la tua partecipazione ai drammi quotidiani che si consumano tra le quattro mura di una casa. Buon viaggio caro Peppino, noi daremo il nostro contributo affinchè il "Pellicano Televita" possa continuare a rappresentare l'ancora di salvezza per tutti coloro che ne hanno bisogno".
Domenico Cinque, responsabile dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Piano di Sorrento: "Un altro grave lutto colpisce il popolo carottese e di tutta la penisola. Oggi ci ha lasciato Giuseppe Staiano che per tutti era Peppe del Pellicano. Fondatore dell'Ass.ne "Il Pellicano" ha dedicato la sua vita all'aiuto degli altri, aiuto generoso e disinteressato e lo posso dire per esserne stato testimone in prima persona in molte occasioni, come sono certo lo siano stati la stragrande maggioranza di tutti voi. Quando c'era una richiesta di assistenza, di aiuto sanitario era la prima persona cui si pensava perchè la sua porta era sempre aperta, il suo telefono sempre acceso, la sua disponibilità certa ed il suo sorriso immancabile. Per decenni ha operato nel silenzio ed ha costruito con pazienza un'associazione preziosa che spesso arrivava dove le istituzioni latitavano. Associazione che ora abbiamo il dovere di difendere e sostenere qualora ce ne fosse bisogno aiutando chi sarà destinato a ricevere una così pesante eredità".