Sant'Agnello: in bilico il futuro del nuovo ospedale, cosa deciderà Coppola?

Infuriano le polemiche sulle decisioni del consiglio comunale

sant agnello in bilico il futuro del nuovo ospedale cosa decidera coppola

Il nuovo sindaco eletto nel maggio scorso è contrario alla sede scelta per costruire l'ospedale e propone di spostarlo a Piano di Sorrento. In ballo il progetto, i 114 mln di euro stanziati e il futuro della sanità ospedaliera in penisola sorrentina.

Sant'Agnello.  

La discussione del giorno in Penisola Sorrentina è quella della realizzazione del Nuovo Ospedale a Sant'Agnello, un progetto nato nel 2010 per scongiurare la chiusura delle due strutture ospedaliere e costruire una prospettiva alla sanità ospedaliera che fosse all'altezza delle aspettative della cittadinanza (circa 80mila persone afferenti al distretto sanitario 59) e dei turisti che nella stagione estiva quintuplicano il numero delle presenze e di conseguenza della domanda di assistenza ospedaliera.

L'iter amministrativo e tecnico ha avuto una lunghissima gestazione e si è potuto concretizzare all'indomani dell'uscita della Regione Campania dalla fase commissariale durata dieci anni, periodo che ha visto fortemente penalizzata la sanità nell'Asl Napoli 3 Sud con pesanti ripercussioni sull'utenza e sugli operatori sanitari dovuto al blocco delle assunzioni e un conseguente progressivo decadimento della qualità e quantità dell'assistenza nei due nosocomi di Sorrento e Vico Equense.

L'ultimo atto per iniziare i lavori compete all'Amministrazione di Sant'Agnello

Oggi si tratta di compiere l'ultimo, decisivo passo propedeutico all'apertura dei cantieri prevista in autunno: il consiglio comunale di Sant'Agnello, dove è stato deciso di costruire il nuovo ospedale al posto dell'attuale sede del distretto, deve approvare la variante al PRG che recepisca la deroga al Put approvata dalla Regione Campania per realizzare l'opera. Che cosa sta mettendo in dubbio il prosieguo di un iter cui, fino a qualche mese fa, ha ottemperato l'Amministrazione di Sant'Agnello? Il cambio della maggioranza alla guida della città dopo le elezioni amministrative del maggio scorso che hanno eletto sindaco Antonino Coppola succeduto a Piergiorgio Sagristani.

Entrambi sono medici e quindi entrambi pienamente consapevoli della situazione in cui versa la sanità ospedaliera in penisola sorrentina, ma con la differenza che Sagristani (pediatra in servizio a Vico Equense) ha accompagnato e sostenuto dall'inizio fino al termine del suo secondo mandato sindacale il progetto, mentre Coppola (cardiologo in servizio a Sorrento) ha costruito la sua compagine e la campagna elettorale sull'opposizione al progetto del nuovo ospedale nonostante gli atti sin qui compiuti e la disponibilità di 114 mln di euro (tra fondi statali e regionali) impegnati per il nuovo nosocomio.

Ora il consiglio comunale di Sant'Agnello è chiamato a votare la variante e a valutare le osservazioni al piano che sono state presentate da tre associazioni culturali e ambientalist: da questo voto dipende il futuro dell'opera, cioè se sarà realizzata oppure no. Nell'incontro che il nuovo sindaco Coppola insieme ad altri sindaci della Penisola e ai dirigenti dell'Asl hanno avuto col Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca si è giunti al "redde rationem": ospedale si, ospedale no con le implicazioni che ne derivano per entrambe le opzioni. Da Coppola è stato proposto alla Regione di scegliere un'altra ubicazione dove realizzare l'ospedale giudicando assolutamente non idonea quella dell'attuale sede distrettuale che si trova nel centro della città di Sant'Agnello.

Antonino Coppola: scegliamo un'altra zona per costruire il nuovo ospedale

Praticamente è stata indicata una zona sul versante collinare del Comune di Piano di Sorrento dove attualmente c'è una struttura alberghiera che, secondo l'amministrazione santanellese, potrebbe essere acquistata dalla Regione e convertita a nuovo ospedale. Una proposta che non si può prendere in considerazione, come è stato chiarito al sindaco Coppola per le ragioni che vengono dettagliatamente e tecnicamente illustrate proprio dall'ex sindaco Sagristani con l'intervento che riportiamo. Intanto domani a Torre del Greco proprio De Luca e i veritici dell'Asl Napoli 3 Sud terranno una conferenza stampa per presentare i risultati conseguiti nel riassetto della sanità dell'azienda, l'assunzione degli oltre 350 operatori sanitari precari, la presentazione di 8 nuovi primari e il cronoprogramma di realizzazione dei due nuovi ospedali a Castellammare di Stabia e appunto a Sant'Agnello.

Piergiorgio Sagristani: A proposito dell'ultima bizzarra idea di costruire il nuovo ospedale ai Colli di San Pietro

"A proposito dell'ultima bizzarra idea di costruire il nuovo ospedale unico della Penisola Sorrentina a Piano di Sorrento in località Colli di San Pietro dove attualmente c'è una struttura ricettiva, l'area è quella dell’Hotel Nastro Azzurro sita nella zona periferica del Comune di Piano di Sorrento ed è caratterizzata dalla forte presenza di aree a verde. Riguardo alla pianificazione urbanistica e alle norme relative al PRG del Comune di Piano di Sorrento, l’area in esame ricade in zona “F2”, mentre ai sensi del PUT l’area ricade in ZONA TERRITORIALE 8. L’immobile è adibito ad attività ricettiva di circa 20.000 mc posta in una area di circa 10.000 mq.
La zona si caratterizza per i cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica in cui sono compresi alberi monumentali.

Nel Piano Territoriale Urbanistico della Penisola Sorrentina Amalfitana ricade in: Zona territoriale 8 “Parchi territoriale” che comprende aree generalmente in emergenza o di altopiano e che costituiscono un sistema articolato di parchi tali da soddisfare il fabbisogno di standards al livello di parchi di interesse territoriale "parco territoriale", in cui per l’elevata singolarità paesaggistica è impedita:
• L’edificazione in qualsiasi forma, sia pubblica che privata;
• la modificazione del suolo di qualsiasi genere;
• la caccia e perfino l'estirpazione della flora.

Realizzare un nuovo ospedale in quella struttura significa rispettare tutte le norme per l’edilizia ospedaliera che è regolata dalle norme generali sulle costruzioni, a cui si aggiungono i requisiti di accreditamento nazionali che poi le regioni fanno propri aggiungendone di ulteriori. È evidente che la struttura esistente non è adeguata né dal punto di vista degli standard obbligatori e nemmeno per caratteristiche strutturali da rispettare per le strutture in zona sismica, andrebbe pertanto obbligatoriamente demolita e ricostruita.
Detto tipo di intervento comporterebbe un inevitabile sconvolgimento dei caratteri scenici e naturalistici dell’area, è lapalissiano che detto intervento è di fatto di impossibile esecuzione a prescindere dall’acquisto dell’area che non ha neppure un vincolo preordinato all’esproprio!

E' chiaro che se si rinuncerà all'attuale progetto non ci saranno soluzioni alternative enè gli ospedali di Sorrento e Vico avranno la possibilità per carenza di spazi di migliorare la situazione attuale!".

(Nella foto da sinistra: Piergiorgio Sagristani, Antonino Coppola, Vincenzo De Luca)