Anche nel mare bandiera blu di Marina di Cassano è sconsigliata la balneazione a seguito dei prelievi fuori norma effettuati dall'Arpac e comunicati all'Amministrazione del sindaco Salvatore Cappiello che ha diramato l'avviso con cui si "sconsiglia" ai bagnanti di immergersi nelle acque.
Non proprio un divieto, com'è avvenuto nei giorni scorsi per Sorrento, Massa Lubrense e Meta, ma praticamente la constazione che il problema è unico considerando la contiguità dei lidi e soprattutto la circostanza che l'intero territorio peninsulare è attraversato da un'unica, obsoleta condotta fognaria che presenta "fratture" in diversi punti e di conseguenza sversa nel mare parte dei liquami che dovrebbero giungere a Punta Gradelle dove funziona il depuratore.
Un depuratore che comunque non è tarato per sopportare e smaltire liquami di una popolazione che è quintuplicata durante il periodo estivo. La gestione dell'impianto è della società GORI che, di concerto con i Comuni, dovrebbe correre ai ripari per sanare la condotta, tenendo presente che la situazione è destinata a ulteriormente aggravarsi nel momento in cui, dismesso il depuratore di Marina Grande a Sorrento, nella condotta confluiranno i liquami provenienti dall'intera città. Un disastro ambientale inevitabile di cui al momento non sembra esserci piena consapevolezza da parte delle Amministrazioni del territorio tutte in forte ritardo su questo delicatissmo fronte.
Che la situazione fosse critica ne abbiamo scritto con la denuncia del WWF Terra del Tirreno già prima dei rilievi dell'Arpac che ha confermato il superamento dei valori in località Sopramare a Piano di Sorrento che fa da spartiacque con Meta. Lì la condotta presenta una vasta falla che, se non riparata a dovere, continuerà a sversare liquami a mare. Insomma nell'estate dei grandi numeri per le presenze turistiche il mare della Penisola Sorrentina sta vivenda una delle stagioni più critiche e all'orizzonte non sembrano prospettarsi soluzioni in grado di risolvere a stretto giro problemi di tale portata.
Infine, come è stato evidenziato da qualche tecnico, in una situazione evidentemente disastrata per quanto concerne la condotta, si dovrebbe procedere anche a una verifica sul puntuale e corretto smaltimento dei fanghi prodotti dal depuratore.