Sorrento, restaurato il busto di Francesco Saverio Gargiulo in villa comunale

Stamattina la cerimonia in memoria del presidente del Conservatorio della Grazie dal 1896 al 1918

sorrento restaurato il busto di francesco saverio gargiulo in villa comunale

Gli studenti hanno partecipato all'evento insieme anche ad alcuni discendenti del magistrato e giurista sorrentino che ha lasciato una raccolta di 260 scritti di natura giuridica.

Sorrento.  

Stamattina nella Villa Comunale è stato scoperto il busto in bronzo di Francesco Saverio Gargiulo oggetto di un intervento di restauro finanziato dal Conservatorio Santa Maria delle Grazie, istituzione benefica del quale fu presidente dal 1896 al 1918.
Alla presenza, tra gli altri, di alcuni discendenti del magistrato e giurista sorrentino, il sindaco Massimo Coppola ha proceduto allo scoprimento dell'opera realizzata nel 1924 dallo scultore Nello Torelli.

"La sua esistenza fatta di studio e di passione civile, ricoprendo alti incarichi istituzionali, e di dedizione alla vita amministrativa della nostra città, di cui fu per cinquant'anni consigliere comunale, sia di esempio alle nuove generazioni", ha dichiarato il primo cittadino rivolgendosi agli studenti presenti.

La cerimonia è stata preceduta da un incontro con gli alunni della scuola Santa Maria delle Grazie che si è tenuto presso la sala consiliare del Palazzo Comunale, con la partecipazione del consigliere comunale Rossella Di Leva, del presidente del Conservatorio Santa Maria delle Grazie, Franco Russo, della dirigente scolastica Giuseppina Esposito, del presidente dei Lions penisola sorrentina, Antonello Di Leva, dello storico Donato Sarno e del maestro restauratore Andrea Porzio.

Francesco Saverio Gargiulo ha lasciato una raccolta di scritti di circa 260 contributi di natura giuridica, pubblicati sulle maggiori riviste dell'epoca, nonché numerose pubblicazioni. Fu il primo libero docente dell'Università di Napoli, ricoprì importanti incarichi a livello ministeriale fino a divenire, nel 1888, capo della segreteria della Presidenza del Consiglio dei ministri, per volontà di Francesco Crispi.