Martedì 28 marzo al Circolo dei Forestieri si riunisce la Rete degli Istituti Alberghieri della Campania (Riac) per l'evento "Alberghieri 4.0 - Opportunità e prospettive di rilancio" organizzato dalla RIAC in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Al centro dell'incontro il futuro degli Istituti Alberghieri dopo il boom, la crisi e poi il rilancio ripensando all'offerta del percorsi formativi per le competenze trasversali e l'orientamenti dei futuri professionisti per il mercato Ho.Re.Ca.
Sessanta Istituti in Campania ripensano la loro funzione per una formazione d'eccellenza
Sono sessanta gli Istituti professionali per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera in Campania e per essi si tratta di affrontare le sfide del futuro considerando anche l'impatto delle nuove tecnologie emergenti sui lavori tradizionali, la concorrenza globale e il cambiamento delle preferenze dei consumatori.
La parola "magica" su cui si concentra l'attenzione e la discussione è la "formazione" che resta il nucleo centrale della mission per creare professionisti in grado di rispondere in modo adeguato alle aspettative del comparto turistico-alberghiero e dei consumatori.
Il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro resta elemento centrale della discussione, anche in considerazione delle criticità che sono emerse, all'indomani della stagione pandemica, per quanto concerne la disponibilità di forza lavoro la cui carenza ha determinato nuovi e significativi problemi all'imprenditoria turistica in generale.
Gli interventi previsti sono quelli di Angela Petringa, presidente della rete, del sindaco Massimo Coppola, di Ettore Acerra direttore generale dell'USR Campania, di Lucia Fortini assessore alla scuola e alle politiche sociali e giovanili della Regione Campania. Inoltre Ciro Fiola presidente di Unioncamere Campania e della Camera di Commercio di Napoli, Michele Raccuglia, Anpal servizi Regione Campania, Costanzo Iaccarino presidente di Federalberghi Campania, Lucio Parascandolo e lo chef stellato Peppe Aversa.
Alberto Corbino: ripensare al modello formativo, puntare alla sostenibilità e confrontarsi col mercato globale
Abbiamo raccolto una considerazione di Alberto Corbino, presidente dell'Istituto Mediterraneo della Cultura Gastronomica nato a Sorrento, attento osservatore ed esperto delle politiche di formazione legate al comparto turistico: "E'importante riunirsi e ragionare sulla nuova dimensione professionale e socio-culturale dei giovani che frequentano e si diplomano nelle nostre scuole alberghiere perchè le sfide che abbiamo davanti sono gigantesche e in questi ultimi tre anni tante cose sono cambiate. Teniamo presente che dopo l'overdose televisiva che ha occupato ogni spazio dando si impulso a questa realtà anche scolastica, si è passati a fare i conti con la realtà quotidiana.
Qui sono cominciati i problemi, i ragazzi le cui aspettative erano sopravvalutate rispetto al mercato del lavoro hanno visto accentuate le discrepanze e alla delusione è seguita la disaffezione con tutte le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi. Col nostro Istituto orami da oltre un decennio lavoriamo anche con le scuole in Italia e all'estero per creare non solo una rete, ma anche un approccio nuovo al settore sotto tutti i punti di vista, in particolare sul piano della sostenibilità e della salvaguardia dei diritti del consumatore sotto tanti aspetti. Insomma fare rete è importante, ma non è sufficiente se non si ragiona a 360gradi".