Sorrento, la giunta dà l'ok al protocollo d'intesa sull'Unione Intercomunale

Approvato su proposta del sindaco Massimo Coppola l'atto preliminare: "Ora più efficienza"

sorrento la giunta da l ok al protocollo d intesa sull unione intercomunale

Una volta che tutti e sei i Comuni avranno approvato il protocollo e successivamente lo statuto del nuovo ente, verranno trasferiti servizi e attività, ma anche risorse finanziarie, all'Unione con un governo proprio.

Sorrento.  

La giunta comunale ha approvato il protocollo d'intesa tra i sindaci dei sei Comuni della Penisola Sorrentina quale atto propedeutico alla costituzione dell'Unione dei Comuni da Vico Equense a Massa Lubrense. Si tratta di un obiettivo cui da mesi hanno lavorato i primi cittadini convinti che si tratti della strategia idonea per elevare il livello di governo del territorio specificamente per quanto concerne la gestione di servizi e attività che possono migliorare se diretti in modo unitario, anzi se pianificati e poi gestiti sotto un'unica regia.

Massimo Coppola: "Così forniremo migliori servizi ai cittadini e più efficienza"

Il sindaco Massimo Coppola ha proposto alla Giunta il protocollo spiegando che "...l'obiettivo è quello di fornire, ai nostri cittadini, servizi di sempre maggiore qualità, e soprattutto accessibili a tutti secondo principi di efficienza ed economicità".
L'attenzione è rivolta in particolare ai piani traffico intercomunali, alle politiche di sviluppo della promozione turistica, al servizio della protezione civile e quella della pianificazione e programmazione urbanistica e del territorio.
Una volta che tutti i Comuni avranno approvato i protocolli d'intesa il passaggio successivo riguarda l'approvazione dell'atto costitutivo e dello statuto del nuovo ente che di fatto subentrerà nella gestione dei servizi e delle attività specificamente individuate e per le quali dovranno essere assegnate risorse umane e professionali da parte dei singoli enti e, ovviamente, le risorse finanziarie.

Con la nascita dell'Unione viene riscritto il governo istituzionale del territorio con un'amministrazione di secondo livello, cioè non eletta direttamente dai cittadini, ma nominata dai consigli comunali tra i propri componenti secondo un criterio di proporzionalità che tuteli anche la rappresentanza delle minoranze.