Stamattina l'RSU del Comune di Piano di Sorrento ha organizzato una manifestazione svoltasi all'ingresso del'ente per testimoniare solidarietà al collega Michele Amodio che, nei giorni scorsi, è stato vittima di un'intimidazione da parte di sconosciuti che, in pieno giorno, hanno dato alle fiamme il suo motociclo parcheggiato negli stalli nei pressi della casa comunale.
Un'iniziativa sostenuta anche dalle Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL che hanno voluto esprimere "...massima solidarietà e vicinanza al collega vittima di un atto vandalico avvenuto nelle immediate vicinanze della sede comunale. Si ringraziano per la partecipazione tutte le Forze dell’Ordine e le associazioni intervenute. Le OO.SS. e la RSU manifestano piena e totale fiducia nell’operato degli inquirenti
certi che sapranno assicurare alla giustizia gli autori di quanto accaduto".
Presenti a sostegno dell'iniziativa le forze dell'ordine con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Guardia Costiera, il presidente dell'Ascom Gianluca Di Carmine, il presidente del Forum dei Giovani Giuseppe Arpino, il vice sindaco Giovanni Iaccarino e l'Assessore Anna Iaccarino, i consiglieri di opposizione Gabriele Di Filippo e Mario Russo, oltre, ovviamente, al personale dell'ente e allo stesso Amodio.
Assente invece il sindaco Salvatore Cappiello che prima della manifestazione ha diramato il seguente comunicato: "Abbiamo deciso di non prendere parte alla manifestazione organizzata stamattina dai rappresentanti sindacali. Come amministrazione riteniamo doveroso mantenere una fiduciosa posizione di attesa, rispettando così il lavoro dei magistrati che indagano sul rogo doloso che ha danneggiato il motociclo di un nostro dipendente comunale. La nostra scelta istituzionale non equivale a un’assenza fisica all’iniziativa in programma stamane: siamo e saremo umanamente presenti, così come stamane e così in futuro, al fianco del nostro dipendente comunale. Senza indugio, pubblicamente ed in privato, abbiamo condannato l’episodio, testimoniato solidarietà e auspicato chiarezza ma solo l’autorità giudiziaria può e deve ricostruire l’accaduto.
Fare ipotesi o anticipare conclusioni è una fastidiosa invasione di campo, una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti della magistratura. A meno che non si abbiano elementi concreti e utili alle indagini da dover fornire ai magistrati e non alla platea social, bisogna rispettare i ruoli. Una esigenza istituzionale oggi più che mai necessaria".
La presenza del vice sindaco e di un assessore evidenziano però una diversità di vedute sulla vicenda ancora al centro delle indagini dell'autorità giudiziaria.
E' stato Domenico Cinque, rappresentante della RSU, ha pronunciare l'intervento condiviso tra tutte le sigle sindacali: "Di tante assemblee che abbiamo organizzato in questi anni questa di oggi è decisamente atipica, i dipendenti del comune non si riuniscono oggi per parlare di contratto o di orario di lavoro ma sono qui come una famiglia che si stringe in primo luogo al collega fatto oggetto di un atto vandalico ma si stringono anche simbolicamente a difesa di quest’edificio che rappresenta lo Stato, anzi esso è l'avamposto dello Stato, il punto di riferimento più vicino ai cittadini. E’ bello vedere come a difesa di questo presidio ci siano i rappresentanti delle Forze dell’ordine e di tanti Enti ed Associazioni che hanno deciso di essere con noi stamattina. Un atto vandalico posto in essere nelle immediate vicinanze della casa comunale e su un veicolo di un dipendente comunale, al di là delle intenzioni degli esecutori che sono in via di accertamento, ha a prescindere un significato intimidatorio. Ovviamente tutti noi dipendenti abbiamo piena fiducia nelle indagini in corso e l’assemblea organizzata oggi non vuole in alcun modo manifestare sfiducia negli inquirenti, unico scopo e manifestare pubblicamente la vicinanza al collega.
Di certo la risposta a un tale gesto deve andare oltre le parole di circostanza, doverose ma vane se non seguite dai fatti. Noi dipendenti da subito abbiamo sì espresso solidarietà al collega ma, nello stesso comunicato, abbiamo programmato la prima azione concreta che si realizza oggi, contiamo poi di far seguire altri appuntamenti sul tema legalità magari di concerto con l’amministrazione comunale e con le organizzazioni sindacali. Insomma noi non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo. voltarci dall’altra parte, Piano, la nostra Piano, deve reagire subito e con forza ad atti di questo tipo, noi dipendenti anzi noi cittadini siamo attoniti, preoccupati…. ma no diciamola tutta senza infiocchettamenti, noi cittadini siamo “incazzati” nei confronti di questi delinquenti e diciamo chiaramente che simili atti non li tolleriamo e non li tollereremo. L’invito all’Amministrazione è a non lasciare solo il collega, stargli vicino non solo con le parole ma anche legalmente e siamo certi che così avverrà perchè dovere dell’amministrazione è tutelare anche legalmente i propri dipendenti permettendo a tutti noi un sereno svolgimento dei nostri compiti. Altro invito è di garantire la sicurezza dei dipendenti e degli utenti predisponendo un presidio fisso presso la casa comunale da parte di un agente della polizia municipale".