Non molla la presa il WWF Terre del Tirreno sul ripristino dell'area verde a copertura dell'autorimessa in località Trinità dove per realizzare l'intervento di restyling sono state rimosse alcune piante e successivamente riallocate con esiti infausti secondo gli ambientalisti.
Claudio D'Esposito, presidente dell'Associazione, ha inviato una nuova nota ai vertici dell'Amministrazione e all'Utc richiamando tutte le pregresse comunicazioni sull'argomento in cui sono state denunciate "...scriteriate operazioni di espianto e reimpianto delle essenze arboree e arbustive del sito eseguite senza perizia, con mezzi inadeguati e in un periodo non idoneo".
La vicenda risale al luglio 2021, praticamente quando ancora non era in carica l'attuale amministrazione (subentrata nell'ottobre 2021) quando furono estirpate 3 grossi esemplari di Alloro (Lauro nobilis) alti circa 5 metri, 3 decennali cespugli di Palma nana (Chamaerops humilis) e 8 arbusti di Corbezzolo (Arbutus unedo), piantati nell’ambito del progetto finanziato da Città Metropolitana di Napoli per l’implementazione del patrimonio arboreo della città".
Il WWF richiama la nota del progettista/direttore dei lavori, l'ing. Antonino Fiodo che, in risposta alla richiesta del responsabile dell'Utc l'Arch. Francesco Saverio Cannavale, spiegava: “l’impresa ha provveduto alle attività di espianto e reimpianto con palese sofferenza per alcuni esemplari che, invero, si stanno ora in parte riprendendo. È evidente che quelli che non ce la faranno verranno sostituiti dall’impresa con esemplari dello stesso tipo”.
"All'epoca risultavano sopravvissute solo 2 palme su 3 e 3 corbezzoli su 8 sebbene moribondi - spiega D'Esposito - e si provvedeva al reimpianto ex novo di 2 esemplari di alloro più piccoli e meno vigorosi dei tre precedenti deceduti. Visto che a distanza di mesi dall’impianto appare chiaro il mancato attecchimento dei nuovi esemplari di alloro e lo stato di disseccamento delle palme e dei corbezzoli superstiti si chiede
un intervento all'Ufficio per ottenere il reimpianto delle essenze arboree e arbustive distrutte dai lavori eseguiti sull’area e di pianificare una riqualificazione botanica dell’intero sito".