"Lo abbiamo detto e sostenuto in più occasioni: quel Piano urbanistico comunale dell’amministrazione Cimino non serviva a nulla, se non a favorire una mera speculazione edilizia che avrebbe trasformato la città in un dormitorio. Oggi, i commissari hanno fissato alcuni punti ineludibili rispetto ai quali è stata finalizzata tutta la valutazione delle proposte. Su tutte: la fascia costiera di corso Alcide De Gasperi non va interessata da nessuna forma di edilizia residenziale pubblica, convenzionata o privata, ma deve assolvere alla funzione prioritaria alberghiero-ricettiva con esclusione di ogni forma di ricettivo-residenziale. In altri termini, non servono case, ma servizi, strutture che favoriscano lo sviluppo della vocazione turistica della città”.
Lo affermano gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia, per i quali "quello proposto dalla precedente amministrazione era lontano da ogni logica collettiva favorendo pochi: nessun intervento per lo sviluppo turistico, totale omissione della funzione turistica delle terme e, soprattutto, la trasformazione della città in un vero e proprio dormitorio grazie ad una speculazione edilizia a vantaggio di chi cementifica".
"Più volte - ricorda il M5S - è intervenuto sul tema il nostro ex consigliere comunale Francesco Nappi, chiedendone l’abolizione, per poter definire una nuova pianificazione strategica, partecipata e coerente. La società civile - concludono gli attivisti - deve convergere su un progetto innovativo e su un alto profilo civico che sia garante di un nuovo corso politico, in grado di disegnare una prospettiva di futuro e di reale sviluppo per la città di Castellammare".