Nell'Area marina protetta di Punta Campanella è attivo l'ormeggio ecosostenibile

Grazie alle 35 boe installate un servizio amico dell'ambiente

nell area marina protetta di punta campanella e attivo l ormeggio ecosostenibile

Un sistema tecnologicmente avanzato che garantisce l'impatto zero e non compromette l'equilibrio dell'ambiente marino. Lanciata la campagna social per la tutela della posidonia, la pianta che conserva l'equilibrio delle acque. Costante la vigilanza

Massa Lubrense.  

E' stato attivato il servizio di ormeggio ecosostenibile nell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, a Massa Lubrense, con l'installazione di 35 boe che consentono alle barche di ormeggiare senza causare danni al fondale marino. Con le boe è possibile ormeggiare in un'area altrimenti vietata, località Le Mortelle. Un servizio che resterà attivo per tutta l'estate e che non provoca danni all'ambiente grazie alla tecnologia "manta ray" a impatto zero.

Il Parco ha avviato una campagna di informazione sui social per la savaguardia della posidonia, la pianta marina da cui dipende l'equilibrio dell'ecosistema.

"Non gettare l'ancora sulla posidonia. Negli ultimi decenni i posidonieti hanno subito danni e si sono ridotti in tutto il Mediterraneo anche e soprattutto a causa dell'ancoraggio. Quando viene tirata su, l'ancora ara il fondale e strappa la pianta marina - è l'appello dell'Amp Punta Campanella - Un ettaro di posidonia può ospitare fino a 350 specie diverse. Un solo metro quadrato di prateria può generare 20 litri di ossigeno al giorno e assorbire 65 grammi di carbonio all'anno. Offre un contributo importantissimo nella lotta ai cambiamenti climatici oltre che mitigare l'erosione costiera. Fondamentale tutelarla per il futuro di tutti".

Nei giorni scorsi sono state installate anche le boe di delimitazione contro l'ancoraggio sotto costa in una zona di Marina del Cantone, tra lo scoglio Pila nova e il campo ormeggio. Serviranno a evitare l'ancoraggio a pochi metri dalla spiaggia libera e a garantire sicurezza ai bagnanti e tutela ai fondali marini.

Soddisfatti i vertici del Parco marino, il Presidente Lucio Cacace e il Direttore Alberico Simioli: "A breve posizioneremo le boe di dissuasione anche nei pressi di Crapolla per evitare l'ingresso dei natanti e l'ancoraggio dinanzi al fiordo, zona B dell'Area Marina Protetta. L'obiettivo è rendere sicura la balneazione, la navigazione, conciliare la fruizione con la tutela dei fondali e il rispetto del regolamento del Parco".