Il 2022 a Portici inizia con le saracinesche chiuse per tre storiche attività produttive della città. Si tratta di bar e panifici che per generazioni hanno rappresentato veri e propri “baluardi” per i cittadini, delle istituzioni. Tuttavia, dopo anni difficili sotto ogni punto di vista, i titolari hanno comunque dovuto fare i conti con la crisi economica, cessando definitivamente l’attività.
“Abbiamo un vicesindaco che riveste anche il ruolo di assessore al commercio che in questi anni non si è mai preoccupato di introdurre una serie di iniziative per incentivare, intensificare, sostenere, il commercio locale - spiega il Movimento Cinque Stelle -. Purtroppo, non abbiamo mai avuto un vero afflusso di turisti, e l’asse mercatale, anche durante le feste, si è rivelato essere un luogo talmente caotico, con una Ztl praticamente inesistente. Ci rendiamo conto che oggi più che mai, è necessario dare la parola ai cittadini per cambiare definitivamente un’amministrazione comunale fallimentare in molti aspetti”.
Alla luce della chiusura di tre storiche attività produttive di Portici, l’opposizione si mostra compatta e coesa e chiede di introdurre iniziative salva-commercio in città. “In quattro anni nessuna politica è stata introdotta dal Comune in favore del commercio, eppure questo settore ha costituito per decenni l’ossatura economica della nostra città - spiega Mauro Mazzone di Liberi e Uguali -. Le scelte di questa amministrazione comunale, relative alla sosta a pagamento, hanno poi inferto una ferita mortale al commercio.
Il pullulare di distributori di bevande e merendine automatici sono il contrappasso alla chiusura di storici esercizi commerciali ed il segno di un decadimento di cui la maggioranza politica che guida l’Amministrazione Comunale è responsabile morale”.