In esposizione le foto più belle dei giovani allievi dell’Istituto Morano in località Parco Verde a Caivano, in una sezione dedicata al loro quartiere, nell’ambito della mostra personale di Antonio Gibotta, il fotografo vincitore del World Press Photo nonché Canon Ambassador del 2018, che li ha guidati in un reportage di frontiera e alla scoperta dell’arte della fotografia.
Il progetto è frutto dell’iniziativa di responsabilità sociale “Scatta la notizia” organizzata dall’associazione non profit Neapolis Art e Photolux con il sostegno di Canon Italia.
Gli studenti hanno imbracciato le macchine fotografiche, messe a disposizione da Canon, e hanno documentato il loro territorio difficile e complesso, ma con l’obiettivo di coglierne gli aspetti positivi. Si sono, infatti, dovuti attenere ai 17 obiettivi dello Sviluppo Sostenibile che le Nazioni Unite hanno messo in agenda per il 2030, documentando storie e realtà del territorio, a pochi conosciute. La missione di questo percorso educativo racchiude essa stessa due degli obiettivi salienti dello sviluppo sostenibile, istruzione di qualità e ridurre le disuguaglianze.
L’esperienza operativa, già sperimentata con successo in una scuola di Napoli est, si era concentrata nei mesi estivi, sulla scia di altre iniziative di “Scuola viva”, cui l’ Istituto aderisce al fine di accogliere anche nei periodi di pausa scolastica gli studenti e offrire loro una possibilità diversa dalla strada. L’Istituto, che offre percorsi per periti tecnici o per il settore turistico-alberghiero, è ben noto alla cronaca per le numerose iniziative della Preside Carfora a favore del recupero scolastico e formativo dei ragazzi con maggior difficoltà di frequenza.
Ne è venuto fuori una raccolta di immagini forti ma ,soprattutto, la partecipazione dei ragazzi che li ha visti presenti, con entusiasmo, in tutte le giornate del programma è stato un momento di gioia e fermento in un territorio depresso e disagiato.
“Abbiamo partecipato a questo progetto – dichiara lo studente Carmine Fusco - con l'intento di fare un'azione buona che potesse salvare il mondo da questa agonia definita da tanti come "progresso", lo abbiamo fatto con la fotografia, lo abbiamo fatto mostrando che nel nostro territorio non c'è solo quel senso di agonia che ci opprime, ma anche un forte senso di speranza che non muore mai e che di tanto in tanto permette a persone come noi di poter fare qualcosa per tutti.”
“Qui c’è un tesoro inestimabile - così la Preside Eugenia Carfora - germogli preziosi, con menti curiose, con occhi belli, con mani magiche, con piedi per esplorare il mondo. Qui c’è la speranza del presente e del futuro: i miei e i vostri ragazzi, piccoli e grandi. Doniamo amore senza se e senza ma.”