Portella: "Sono stata discriminata, andrò fino in fondo"

L’ex assessore al Comune di Cardito non molla dopo la revoca del suo mandato

L'avvocato Portella rivendica giustizia contro un atto discriminatorio a suo danno, cui è seguita una immediata sostituzione in seno all’amministrazione Cirillo...

Cardito.  

Lo ritiene un atto discriminatorio nei suoi confronti e chiede giustizia.L’ex assessore al Comune di Cardito Daniela Portella non si arrende e intende ricorrere al Tribunale Amministrativo della Regione Campania per impugnare la revoca del suo mandato, spazzato via mentre era intenta a lavorare e programmare attività risolutive per la città di Cardito attraverso le sue deleghe: Ambiente ed Ecologia, Sport e Parco Taglia.

L'avvocato Portella rivendica giustizia contro un atto discriminatorio a suo danno, cui è seguita una immediata sostituzione in seno all’amministrazione Cirillo.

“In questi giorni sto valutando la possibilità di impugnare il provvedimento di revoca del mio assessorato – rende noto attraverso il Monito,Daniela Portella – che giudico discriminatorio. E’ vero che il sindaco ha un potere discrezionale in materia, ma tale possibilità non deve mai trascendere nella prerogativa arbitraria di “far fuori” esponenti politici che risultano “scomodi”, soprattutto se tale decisione è frutto di pressioni da parte di alcuni consiglieri che fino a pochi giorni prima della mia destituzione, nemmeno facevano parte del gruppo politico ‘Insieme per Cardito'”.

L’Avvocato Portella è stato subito sostituito in assise, tanto da trasalire in merito alla scelta arbitaria: “Relativamente alla mia sostituzione mi sarei aspettata una figura professionale con maggiore esperienza politica e giuridico-amministrativa in un campo delicato quale l’ecologia, soprattutto dopo le ultime inchieste avviate dal procuratore Melillo in materia ambientale, che riguardano anche il comune di Cardito. Avrei potuto far finta di nulla e lasciar perdere – continua Portella – ma in qualità di avvocato impegnato da anni nel far valere i diritti dei consumatori e dei più deboli contro lo strapotere di banche e assicurazioni, non posso tirarmi indietro ed affido la sindacabilità del provvedimento alla giustizia amministrativa”.