In sofferenza finanziaria il Comune di Casalnuovo

Convocato il consiglio comunale

Il Comune di Casalnuovo vivrà un periodo di indubbia “sofferenza finanziaria”, a causa di un debito fuori bilancio di circa 5 milioni di euro, che sarà riconosciuto nella prossima riunione del Consiglio Comunale.

Casalnuovo di Napoli.  

Il Comune di Casalnuovo vivrà un periodo di indubbia “sofferenza finanziaria”, a causa di un debito fuori bilancio di circa 5 milioni di euro, che sarà riconosciuto nella prossima riunione del Consiglio Comunale.

Il debito è legato ad un vecchissimo contenzioso tra il Comune e la cittadina. Contenzioso che ad oggi da’ ragione alla donna, alla quale vengono riconosciuti danni per una mancata lottizzazione mai perfezionata.

Ne da notizia comunicatistampa.net 

"L’amministrazione porterà nel prossimo Consiglio Comunale una delibera che dichiara un sostanziale equilibrio di bilancio. Un equilibrio raggiunto, secondo quanto sostenuto da chi governa oggi la Città, coprendo più della metà del debito di 5 milioni di euro con le “indennità di occupazione degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale.

Il Comune dovrà quindi riuscire a riscuotere circa 2 milioni e mezzo di euro da chi occupa case abusive per salvare il bilancio ed evitare il dissesto. E se non ci dovesse riuscire?"

Così Giovanni Nappi, leader del Pd Casalnuovese ed ex Presidente del Consiglio Comunale:

“A mio avviso l'amministrazione avrebbe dovuto ricorrere allo strumento del pre-dissesto, la procedura che avrebbe consentito all’Ente di avviare un piano di riequilibrio pluriennale assistito dallo Stato e dalla Corte dei Conti. Trovo assurdo rischiare così. Ci sono delle somme da riscuotere, certo. Somme che, però, potrebbero non essere riscosse nei tempi giusti. Non sempre infatti la velocità di incasso riesce ad incastrarsi con le esigenze di pagamento.

Il Sindaco, che si prepara ad un 2019 tutto di campagna elettorale, ha voluto probabilmente evitare i vincoli a cui l’ente sarebbe stato soggetto in uno stato di pre-dissesto. Un Comune in dichiarata sofferenza si ritroverebbe, infatti, con un unico obiettivo: contenere le spese. Cosa che, evidentemente, il sindaco non ha proprio intenzione di fare”.