In occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, sull’isola d’Ischia si è tenuto un interessantissimo convegno che ha coinvolto medici, terapisti, insegnanti, ragazzi e genitori e che è stato aperto sulle note dei brani magistralmente eseguiti dall'Orchestra del Corso ad Indirizzo Musicale dell'Istituto Comprensivo Vincenzo Mennella di Lacco Ameno diretta da Angelo Ricci e Raffaele Ungaro.
All’importante iniziativa che si è tenuta presso la scuola media di Lacco Ameno, hanno relazionato Pietro Buono, dirigente Uod materno Infantile e direzione generale della tutela della salute della regione campania, la psicologa e psicoterapeuta Anna Del Prete, la pedagogista Carmela Esposito, Genny Di Iorio e gli insegnanti Gianluca Iacono e Maria Florido.
“L’importanza della diagnosi precoce e del ruolo della scuola nell’intervento riabilitativo” è l’eloquente titolo del meeting fortemente voluto dalla dirigente Assunta Barbieri la quale, nel suo intervento di benvenuto, oltre a sottolineare che l’istituto comprensivo Mennella continuerà ad interagire e collaborare con le famiglie, ha affermato che i maggiori problemi per i ragazzi autistici iniziano quando finisce la scuola, e cioè nelle ore pomeridiane, non avendo questi ultimi altre occasioni di inclusione sociale.
“Penso – ha tra l’altro dichiarato la Dirigente Assunta Barbieri - che la scuola sia un momento sociale importante nel quale procedere per cercare di trovare l’inclusione. Perché la scuola in cui credo, assieme a tutti i docenti e i miei collaboratori, è una scuola pubblica, libera, inclusiva che non lasci indietro nessuno, perché nessuno deve restare indietro. I ragazzi finché sono a scuola hanno una vita sociale ma quando finisce la scuola rimangono soli e questo non va bene. Bisogna creare una rete attorno a questi ragazzi”. Pasquale Schiano, presidente dell’associazione genitori autismo Ischia” oltre a ringraziare i relatori per lo straordinario contributo scientifico, umano e sociale che hanno apportato al convegno coi loro interventi, ha detto che le mamme e i papà dei bambini autistici sono continuamente tormentati da una domanda: “quando non ci saremo più noi genitori, chi si prenderà cura dei nostri figli?”.
"E come dare torto a Pasquale e a tutti quei genitori come lui - conclude Gennaro Savio - che a parte la scuola, gli amici e seri professionisti dal volto umano, sono letteralmente abbandonati da quelle Istituzioni dello Stato che invece a tutti i livelli dovrebbero garantire loro sostegno e assistenza sanitaria."